Quando era assessore, a quanto pare, avrebbe ricevuto le indennità nonostante risultasse in malattia sul posto di lavoro
MONTALTO DI CASTRO – Il consigliere di opposizione, ex assessore di maggioranza in quota Cinque Stelle Francesco Corniglia l’ha combinata un’altra delle sue.
Il “talebano della carta bollata” ha pubblicato sul proprio profilo social un post ironizzando sui compensi lordi percepiti dal sindaco, assessori e presidente del consiglio.
Strano che tale sottolineatura sia avvenuta dopo che lui abbia perso quel benefico indennizzo. Anzi. Secondo quanto risulta al nostro Blog e sarebbe il caso che sulla questione di merito rispondesse ufficialmente la sindaca Emanuela Socciarelli, sembrerebbe che durante il periodo Covid l’allora assessore Francesco Corniglia avesse presentato un certificato medico che non lo rendeva idoneo al lavoro.
Quando uno è malato per il proprio lavoro lo è anche per quello di assessore. Dunque sarebbe opportuno che un pentastellato “duro e puro” ci dimostrasse di non aver percepito le mensilità da assessore nel suo lungo periodo di malattia (retribuito).
Se invece dovessero essere confermate le indiscrezioni da noi ricevute sarebbe opportuno richiedere indietro i soldi dell’ente e procedere anche ad una segnalazione alla Corte dei Conti per l’evidente danno erariale alle casse comunali e poi segnalare all’istituto bancario dove lavora se è vero che durante la malattia siano consentite attività lavorative senza essere in una posizione di aspettativa.
Insomma il “talebano della carta bollata” rischia di rimane vittima di se stesso.