Santa Marinella – Consiglio comunale di oggi simbolo della deriva dei tempi moderni e dei social. Adesso basta

SANTA MARINELLA – Questa mattina, anche se per poco più di un’ora, abbiamo assistito all’ultimo consiglio comunale andato in scena nel Comune di Santa Marinella.

Non vogliamo in alcun modo prendere posizioni per una delle due fazioni che si sono fronteggiate per discutere la mozione di sfiducia promossa dall’opposizione nei confronti del sindaco Pietro Tidei.

Quello a cui abbiamo assistito oggi, tra insulti e discussioni più volte fuori dalle righe, è uno spettacolo non degno di un’assise dove le regole comportamentali sono molto più rigide rispetto a qualsiasi altro luogo.

La città e i cittadini non meritano questo spettacolo. Anzi. Avanspettacolo. Il sindaco deve provvedere immediatamente a dotare l’aula consiliare con una telecamera per poter far assistere chiunque alle sedute del consiglio comunale anche se lontano centinaia di chilometri.

La o le telecamere servono anche come deterrente per tutti, nessuno escluso, ad avere comportamenti civili.

Non è possibile raggiungere la sala consigliare senza attraversare un nugolo di addetti alle forze dell’ordine tra polizia e carabinieri.

Su tutte le vicende che hanno contraddistinto la calda estate 2023 sta procedendo la magistratura e stabilirà se ci siano stati alcuni piuttosto che altri reati non si capisce questo accanimento su fatti e argomenti che non interessano la comunità cittadina.

Parlare di reati e condanne sostituendosi alla magistratura a seconda della fazione che prende la parola non rientra col mandato che i cittadini hanno demandato a chi ha vinto ma anche a chi le elezioni le ha perse.

E’ giunto il momento di trovare una pacificazione per il bene della città e per evitare che qualcuno si ammali davvero o faccia gesti inconsulti.

Tutti in questa vicenda hanno, chi più chi meno, sbagliato. Adesso è il momento di voltare pagina davvero nel solo bene di una comunità che non ne può più di beghe e beghette che si trasformano sistematicamente in risse verbali insopportabili.