ROMA – “Il presidente del museo di Ostuni, quindi un nominato dal centrosinistra locale perché persona di ‘cultura’, nelle sue storie di Instagram posta la foto in testa in giù del presidente del Consiglio”.
Lo dichiarano i componenti del gruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Puglia (il capogruppo Francesco Ventola e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Michele Picaro.
“Nessuno del Pd si scandalizza, nessuno pretende scuse, nessuno che chiede di abbassare i toni.
La conferma del doppiopesismo morale di questo centrosinistra pugliese – affermano – Quello compiuto da Luca Dell’Atti è un gesto vergognoso di una gravità inaudita e chiediamo che il sindaco di Ostuni provveda immediatamente a revocare l’incarico, non sappiamo se conferito più per meriti culturali o per impegno elettorale profuso nella lista della coalizione”.
“Sta di fatto chi decide di ricoprire un ruolo lo deve fare in maniera equilibrata, serena e nel rispetto delle Istituzioni e quindi Dell’Atti deve essere immediatamente rimosso. Alla presidente Meloni – concludono i consiglieri – tutta la nostra solidarietà”.
“Questa volta la sinistra romperà il muro del silenzio? – dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e sottosegretario alla Giustizia – Chiederanno le dimissioni di una persona il cui profilo è evidentemente più adatto a frequentare il centro sociale Askatasuna che a dirigere un museo comunale? O a Brindisi, come a Torino, la sinistra santificherà chi propone la violenza come metodo di lotta politica?”.
“Per l’ipotesi che ancora una volta calerà il silenzio, provo a fare una modesta proposta: il Sindaco di Torino potrebbe caricarsi questo scienziato per dirigere Askatasuna, suo nuovo fiore all’occhiello”, chiosa l’esponente di Fdi.
Le scuse
“All’onorevole Giorgia Meloni porgo le mie scuse umane, sincere e sentite per l’immagine di pessimo gusto che ho, improvvidamente, postato sulle mie storie Instagram. L’ho fatto sull’impeto di una critica (poco attenta nelle modalità) sulle posizioni assunte dalla presidente del Consiglio con riferimento alla giornata del ricordo”. Lo scrive in una nota Luca Dell’Atti, presidente del museo di Ostuni, che aveva pubblicato la foto della premier Giorgia Meloni a testa in giù.
La foto ha scatenato molte polemiche e Fratelli d’Italia ha chiesto le sue dimissioni.
“La leggerezza del mio gesto mediatico non ha nulla a che fare con la mia personalità, tutt’altro che violenta. La mia famiglia, la mia storia politica, la mia professione, le mie amicizie dimostrano – aggiunge – la mia completa lontananza da modalità e messaggi violenti di qualunque tipo. In parole più chiare: per i miei valori e la mia sensibilità, non potrei neppure concepire di augurarmi la morte di qualcuno”. Dell’Atti precisa che si scusa “con tutte le persone che mi stimano e conoscono, con l’istituzione museo e il Comune di Ostuni se, per una superficialità istintiva, ho dato a qualcuno la possibilità di mettere in dubbio la mia serietà e professionalità”. “Una storia Instagram, però, non ha a niente a che fare con la gestione del museo di Ostuni. Riconosco la totale inopportunità della pubblicazione, che infatti – prosegue – ho provveduto a rimuovere, ma respingo qualunque accusa relativa alla ‘agibilità democratica’ della gestione del museo, come qualcuno ha detto”. “Ripeto: si è trattato – afferma Dell’Atti – di uno scivolone di cattivo gusto, che ha trovato luogo su un social, che (per ragioni anche anagrafiche) sono abituato a gestire come uno spazio personale. Non certo in pubblica piazza, o sui giornali o ancora nell’esercizio delle mie funzionai di rappresentanza del Museo”. “La dimensione mediatica è del tutto sproporzionata all’effettività del gesto, in considerazione del luogo, del momento e del canale tramite cui è stato veicolato. Ecco perché, una volta di più, mi scuso, con autentica convinzione, ma non sono disposto – conclude – a consentire che la mia persona e la mia figura siano infangate per una reazione mediatica indebita e fuori controllo”.
La richiesta di dimissioni
“Un’immagine della premier Meloni a testa in giù: certi linguaggi sono deplorevoli e ignobili, lo sono ancora di più se arrivano da chi ha la responsabilità di presiedere un’istituzione culturale o un museo. Esprimo solidarietà alla presidente Meloni e mi auguro che il signor Luca Dell’Atti torni presto a casa. La cultura italiana non ha bisogno certamente di lui”. Così il senatore Udc e presidente nazionale del partito Antonio De Poli.
“Se un uomo di cultura, quale dovrebbe essere ed il condizionale è d’obbligo”, il presidente “di un Museo arriva a pubblicare la foto di una persona, di una donna, peraltro Presidente del Consiglio, a testa in giù, è di tutta evidenza che non possa continuare a rivestire un incarico pubblico. Deve andare a casa a fare altro”. Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli D’Italia, Dario Iaia, in riferimento alla foto della premier Giorgia Meloni a testa in giù pubblicata tra le storie del profilo Instagram di Luca Dell’Atti, presidente del museo di Ostuni, in provincia di Brindisi.
“Il direttore del Museo di Ostuni ha pubblicato una foto del Presidente Meloni a testa all’ingiù. Questa volta la sinistra romperà il muro del silenzio? Chiederanno le dimissioni di una persona il cui profilo è evidentemente più adatto a frequentare il centro sociale Askatasuna che a dirigere un museo comunale? O a Brindisi, come a Torino, la sinistra santificherà chi propone la violenza come metodo di lotta politica? Per l’ipotesi che ancora una volta calerà il silenzio, provo a fare una modesta proposta: il Sindaco di Torino potrebbe caricarsi questo scienziato per dirigere Askatasuna, suo nuovo fiore all’occhiello”. Lo dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e sottosegretario alla Giustizia.