Dopo anni di dura gavetta e militanza è arrivato per lui il momento di prendere in mano l’eredità di Equitani e Dottarelli
BOLSENA – “Dopo anni di sacrificio sono orgoglioso di assumermi questa grande responsabilità e di essere il vostro candidato sindaco”.
Così, l’attuale vicesindaco di Bolsena, Andrea Di Sorte (nella foto il primo a sinistra con Paolo Equitani al centro e Paolo Dottarelli a destra), durante un incontro pubblico al quale hanno partecipato oltre 250 persone, annuncia la sua candidatura a sindaco per le imminenti elezioni comunali del comune di Bolsena.
Ripercorrendo il suo lungo percorso Di Sorte ricorda che sono passati vent’anni da quando ha iniziato questa avventura. “Anni di amore incondizionato per questa città, anni di dura gavetta per imparare e cercare di essere un bravo amministratore – afferma – sempre al servizio della mia gente, anni di impegno costante per trovare soluzioni e mettere in campo nuove idee, anni di gioie, soddisfazioni e anche qualche delusione”.
Di Sorte nel comune di Bolsena è sempre stato attento alle esigenze dei cittadini e presente per organizzare tutto il necessario in un comune che richiede impegno e responsabilità visto la sua bellezza e l’alto afflusso turistico che ogni anno vede protagonista Bolsena, tra il suo spettacolare lago e le storiche vie del centro storico.
“Vent’anni di affetto che puntualmente ho ricevuto da tutta la comunità, nel segno della nostra storia – prosegue – con grandissimo entusiasmo ed un’eccellente tradizione da portare avanti, sono orgoglioso di assumermi questa grande responsabilità e di essere il vostro candidato sindaco”.
Infatti, il candidato sindaco ha grande esperienza nel campo della politica, storico militante di Forza Italia, ha ricoperto vari incarichi istituzionali, politici e affiancato l’attuale sindaco in tutto il suo percorso, tutti ruoli che lo hanno portato a candidarsi in una città che vive e conosce da sempre.
“Grazie a tutti, grazie Paolo, la storia continua, lavoreremo per rendere ancora migliore questa città insieme”, conclude Andrea Di Sorte.