BOLSENA – Importanti novità dal comune di Bolsena per quanto riguarda il sito archeologico palafittico del Gran Carro.
Sono ben 500 mila euro i fondi, ottenuti grazie un finanziamento, che saranno destinati alla messa in sicurezza, al restauro, alla fruizione e alla valorizzazione dell’abitato palafittico conosciuto come Gran Carro.
Come fanno sapere dall’amministrazione comunale, che tornerà in corsa alle amministrative di quest’anno con l’attuale vicesindaco Andrea Di Sorte candidato come primo cittadino, sarà la Soprintendenza a investire tale ingente somma, derivante da un fondo destinato al Giubileo 2025 e a quelle opere di pubblico interesse che potranno invogliare i pellegrini e i turisti diretti a Roma a fermarsi a Bolsena.
Come viene inoltre specificato dagli amministratori, per sottolineare maggiormente l’importanza del risultato raggiunto: “Siamo tra i pochi Comuni del Lazio a beneficiare di questo tipo di finanziamento”.
Il sito archeologico, databile intorno al IX secolo a.C., è ubicato a metà della costa orientale del lago di Bolsena, esattamente tra le cittadine di Bolsena e Montefiascone. Nella fase iniziale della prima età del Ferro, con il livello delle acque ancora basso, all’interno di questa insenatura si estendeva una vasta pianura delimitata dall’antica linea di costa coincidente con una sorta di gradino presente da nord a sud su tutta la costa orientale e denominato “cejo” (ciglio) dai pescatori locali.
Negli ultimi anni la location ha sempre più attirato interesse nei confronti degli archeologi e degli appassionati di archeologia subacquea, divenendo pian piano un sito di rilevanza non più locale ma nazionale.
Attualmente sono oltre 4.000 reperti già recuperati in una superficie di appena il 10% dell’estensione dell’abitato. L’investimento della Soprintendenza permetterà di gettare nuova luce e approfondire maggiormente la storia del sito.