“Ci ha portato via la nostra pagina di Facebook”
VITERBO – È una vera e propria guerra “civica” quella scoppiata tra la da poco uscita dalla maggioranza Letizia Chiatti e i restanti membri di Viterbo2020, lista capitanata dalla sindaca Chiara Frontini.
L’ultima battaglia si sta svolgendo via social, con la consigliera Alessandra Croci in prima fila per attaccare Chiatti, accusata di essersi “intascata” il gruppo Facebook del movimento (del quale era una amministratrice).
“Complimenti alla signora Chiatti che non essendo in grado di trovare 5000 sostenitori si è appropriata del gruppo Viterbo 2020 – esordisce Croci – Non ho paura ad affermarlo perché l’ho detto già pubblicamente davanti a lei che è stata la peggiore Presidente del Consiglio, arrogante e saccente e lei che doveva rappresentare tutti faceva la morale a tutti tranne che a se stessa”.
“Voglio vedere quante persone hanno il coraggio di uscire da questo gruppo nato con Chiara Frontini, la nostra sindaca- prosegue la consigliera di maggioranza – Ma siccome adesso è diventata la signora Chiatti amministratore unico di questo gruppo è probabile che neanche avrà il coraggio di lasciare pubblicato questo mio commento”
In realtà, non solo il commento è ancora pubblico, ma è la stessa Letizia Chiatti, tornata in seno al gruppo Viterbo Cambia (insieme al consigliere Marco Bruzziches) a rispondere a Croci.
“Detto da lei – risponde Chiatti – dimostra di essere è un complimento. Buona vita”.
La guerra tra gli ex consiglieri di maggioranza e Viterbo2020, ancora saldamente in testa a Palazzo dei Propri, sembra però essere appena cominciata.
Ora, si vocifera che presto anche altri seguiranno le orme di Chiatti e Bruzziches, passati all’opposizione dopo i continui litigi con la sindaca Frontini e le troppo evidenti divergenze di opinione sull’amministrazione della città.
Quello che è certo, è che qualcosa all’interno del gruppo Viterbo2020 si è ormai rotto e il rapporto iniziale di fiducia tra Chiara Frontini e i suoi supporter non sembra essere più lo stesso di un tempo.