Duro intervento del presidente dell’ente di viale Baccelli contro il candidato sindaco de “Il buon governo”
CIVITAVECCHIA – «Posso dire ufficialmente che non ne sentivamo proprio la mancanza. Vittorio Petrelli è nella storia di Civitavecchia il candidato sindaco che ha saputo rappresentare solo se stesso.
Ogni volta si candida in nome di un Buon Governo che, programmaticamente, consiste nel solo fatto che lui debba conseguire un seggio in consiglio da mettere a disposizione una volta dell’uno e un’altra volta dell’altro, a seconda di particolari convinzioni o convenienze dello stesso Petrelli che però non fa sapere a nessuno, nemmeno a qualcuno dei suoi pochissimi elettori».
Duro intervento del presidente dell’Università agraria di Civitavecchia Daniele De Paolis dopo l’ufficializzazione della candidatura per la corsa al Pincio di Vittorio Petrelli.
«Una cosa – continua De Paolis – non dimentica mai, di prendersela con l’università Agraria di Civitavecchia, di cui mi onoro essere Presidente, in un collegamento perverso con la annosa vicenda degli Usi Civici. Abbiamo più volte spiegato che l’Università Agraria ha la sola funzione di custodia degli Usi Civici, previsti dalla Legge e attribuiti in forza di provvedimento della Regione Lazio. Invece lui continua in una guerra personale fatta contro di me, contro gli altri consiglieri dell’Agraria e adesso anche contro mio fratello.
Arriva a dire che lui, appaltatore pubblico, abbia avuto incarichi in ragione di chissà quale misterioso accordo. Siccome ha lavorato per il Comune di Civitavecchia Petrelli si è ben guardato di manifestare le sue perplessità nei luoghi deputati e nella sua funzione di consigliere comunale.
Non lo ha fatto perché sapeva che dietro quegli affidamenti c’era la Legge e nessuna pratica occulta. Però adesso si diverte a diffondere il sospetto, perché lui fa sempre così, alimenta il proprio istrionico personaggio con l’invidia ed il sospetto. Petrelli colpisce nel mucchio perché a lui fa comodo così.
Colpisce nel mucchio sapendo benissimo che l’azienda di mio fratello è differente dalla mia, sono due cose differenti.
Colpisce non tanto me e mio fratello quanto le decine dei famiglie il cui pane dipende dal lavoro di mio fratello e dal mio, ma questo a lui non interessa, lui è egoista, talmente attaccato alla propria fama che passerebbe anche sopra a queste famiglie se potesse, con la sola insinuazione di un sospetto, danneggiare me anche attraverso mio fratello.
Attraverso l’invidia ed il sospetto, che sa generare benissimo, straparla di Usi Civici ed Università Agraria senza ottenere alcun risultato pur di conquistare il suo inutile palcoscenico.
Altrimenti proprio per gli Usi Civici sarebbe andato a reclamare davanti alla regione, davanti al Governo o davanti a quell’Amministrazione Comunale che ha rilasciato i permessi a costruire in zone gravate dal demanio collettivo: troppo facile.
Lui preferisce fare battaglie inutili, intortare i suoi stessi concittadini pur di avere un tema facile su cui fare una pessima campagna elettorale. Petrelli è capace di rendere ridicolo se stesso, quando in un volantino declama la sua disponibilità a fare il Sindaco di Civitavecchia ma non presenta alcun progetto, se non sferrare il solito, ripetuto attacco all’Università Agraria.
Stavolta si è anche superato, raccontando dell’unico prestigioso incarico ricevuto dall’allora Sindaco Tidei che dopo qualche mese si è concluso con gli escrementi sui banchi del consiglio comunale.
Lo racconta lui stesso, è fatto così e noi lo conosciamo bene e gli spieghiamo, per l’ultima volta , che se l’Università Agraria non fosse esistita lui non avrebbe potuto prendere in giro i suoi concittadini e farsi eleggere, per guadagnare qualche permesso in più e stampellare a turno tutte le amministrazioni comunali degli ultimi decenni.
Quando si sveglierà – conclude il presidente dell’Agraria – dal suo delirio Petrelli ci ringrazierà, per adesso teniamocelo così com’è, fa colore».