VITERBO – Si torna a parlare di questione sicurezza nel centro storico, ma a farlo non sono questa volta gli amministratori della città, ma i cittadini e i commercianti, dopo gli ennesimi atti di vandalismo che in questi giorni hanno coinvolto altri negozi.
A farne le spese, due esercenti della zona compresa tra San Faustino e il Sacrario, aree ormai conosciute come particolarmente “calde” a causa di degrado, risse, atti vandalici e aggressioni ai danni di passanti, residenti e commercianti.
Come segnala un esercente via social: “Ogni segnalazione, ogni richiesta di sostegno e supporto è rimasta inascoltata da una amministrazione troppo presa ad autocelebrarsi e a deturpare le strade con discutibili piste ciclabili”. Un’emozione condivisa da molti altri suoi “colleghi”, che da tempo registrano un continuo stato di abbandono del centro storico, a dispetto dei tanti proclami giornalieri dell’amministrazione.
“A Viterbo va tutto bene – ironizzano – Questo è il mantra che va ripetuto e che i cortigiani devono imparare a memoria per rispondere alle critiche. Una città in un tale stato di abbandono che muore giorno dopo giorno”.
Tra chi partecipa alla discussione, c’è anche anche una madre preoccupata. “Amo il centro e ho investito per poter creare qualcosa, ma ora ho paura – scrive – Ho paura soprattutto per i miei figli che iniziano ad uscire soli e non mi sento più protetta”.
Il discorso, nato via social ma che prosegue tra le vie del centro, non è ovviamente una novità.
Lo “scollamento” tra la realtà vissuta da cittadini e commercianti e il paradiso idilliaco presentato da amministrazione e, troppo spesso, anche dalle forze dell’ordine è lampante, con una percezione di sicurezza sempre minore da parte dei cittadini.
Gli atti di microcriminalità, seppur giudicati “poco influenti” dalle istituzioni, contribuiscono giornalmente a minare alla sicurezza personale dei residenti del centro, ormai convinti di essere stati abbandonati da tutto e tutti.
Sull’argomento è tornato a parlare anche Marco Morbidelli, con un post pubblico sulla sua bacheca Facebook, seguita da molti cittadini ed esercenti del centro storico.
“Ho subito un furto e un danno il 14 di ottobre dello scorso anno, e in quell’occasione cercai di sensibilizzare il più possibile questa amministrazione su quella che ormai da tempo è la realtà del centro storico – Nonostante la visibilità avuta grazie ai social, i quotidiani, agli appelli personalmente rivolti a chi dovrebbe amministrare la città e garantirne la sicurezza in ogni zona, la situazione non è affatto cambiata se non in peggio”.
“Basterebbe solo usare un minimo di buon senso e avere una maggior dose di umiltà piuttosto che una spocchiosa arroganza per capire, affrontare e risolvere una situazione che ormai è esasperata”, conclude con giusta esasperazione il commerciante.