“Ti vengo a cercare a casa e ti gonfio” le parole che avrebbe pronunciato Gianni Cardia
TREVIGNANO ROMANO – Nuove accuse ai coniugi Gisella e Gianni Cardia, i sedicenti “custodi” della Madonnina di Trevignano che tornano ancora una volta nell’occhio del ciclone mediatico dopo le ultime parole di Paola Felli, loro ex portavoce, recentemente intervistata alla Rai.
Nel particolare, Paola Felli rivela di aver ricevuto nuove minacce dai coniugi, così gravi da farle sporgere denuncia in Procura. A minacciare sarebbe stato ancora una volta Gianni Cardia, “scontento” del fatto che Felli gli avesse chiesto di visionari i bilanci dell’associazione nata intorno alla Madonna di Trevignano, che ha permesso ai due “custodi” di raccogliere molto denaro tra offerte, vendite di oggetti e anche di “miracoli” o benedizioni della Vergine.
“Ho dovuto convincere Gianni Cardia con degli audio che avevo registrato – spiega l’ex portavoce a Storie Italiane – perché continua a contestare il fatto che io avessi mai visto quei bilanci. Da lì è cresciuto il loro astio nei miei confronti. Ero e sono convinta che quella parte relativa alle donazioni non vada assolutamente bene. Quando riuscii a visionarli la prima volta, per esempio, trovai solo 4000 euro in beneficenza. Una cifra che mi risultò subito troppo bassa“.
Paola Felli, nominata portavoce della presunta veggente Gisella Cardia nell’aprile del 2023 ha scelto ora di abbandonare l’incarico, dopo “infinite pressioni e innumerevoli minacce“, tanto da cadere in forte depressione. “Gianni Cardia mi aveva già minacciato, dicendomi che sarebbe venuto a casa mia per gonfiarmi”.
“Nel corso di una telefonata tra me e Gianni Cardia – continua Felli – quest’ultimo mi ha rivolto delle minacce totalmente fuori dai denti, tanto da costringermi ad accostare perché non ero più in grado di guidare per lo shock. Sono sicura che se fosse stato lì con me mi avrebbe messo le mani addosso. Sono rimasta ferma sulla Cassia Bis per molti minuti prima di riprendermi”.
Incalzata dagli ospiti della trasmissione, l’ex portavoce ha anche ammesso di aver smesso totalmente di credere ai miracoli della Madonna di Trevignano: “Il mio credo mariano è rimasto inalterato, ma non credo più alle lacrime della Madonna di Trevignano. Non credo si tratti di un trucco, ma non credo sia un caso che tutte le statue che piangono provengano da Medugorje”.
“Sospetto che le entrate non siano ben tracciate e il fatto che le uscite di beneficenza siano di appena 4-5000 euro lo dimostrino in parte“, conclude Felli, sicura che la denuncia sporta questo 22 febbraio possa finalmente fare luce sulla situazione.