CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo – L’Associazione amici del mercato di Civitavecchia in rappresentanza dei suoi associati, intende ancora una volta ribadire la necessità di dare maggiore dignità alla Piazza, ad oggi non un bel biglietto da visita anche della città verso i turisti, oltre che per i fruitori locali del mercato. Per questo motivo è dovuta una vera e concreta riqualificazione della Piazza, ma non a discapito degli operatori.
Chiediamo a tal fine che venga realizzato quello che in realtà non è stato svolto nelle precedenti fasi della progettazione: il coinvolgimento della categoria attraverso le sue associazioni di rappresentanza. È necessario che sia presente al tavolo dei lavori la categoria degli operatori del mercato, sia in fase di assegnazione, sia in fase di svolgimento, affinché si possa supervisionare l’effettiva realtà della dislocazione degli operatori e la loro futura riallocazione. Vogliamo evitare che sia ripetuto l’errore di molti anni fa, di cui ancora oggi siamo a scontare il caro prezzo. Spaccare definitivamente il mercato implicherebbe la fine di una realtà storica ed economica fondamentale per la città e le famiglie che vivono grazie ad esso. Questa realtà locale deve essere tutelata e riconosciuta come tale, ultimo baluardo verso il rapporto di famiglia tra fruitore ed operatore.
Vogliamo impegnare l’Amministrazione Comunale su questo obiettivo comune, laddove per salvaguardare tale realtà storica è necessario che ci sia una rappresentanza ai tavoli dei lavori e delle trattative. Ci sono stati già diversi incontri, ma le risposte ancora risultano vaghe e di questo non siamo assolutamente soddisfatti. Continueremo nella nostra battaglia, e laddove la diplomazia e il dialogo non dovessero funzionare, saremo pronti a proteste sempre più incisive. Dimostreremo con i fatti che la morte del Mercato storico di Civitavecchia vuol dire distruggere definitivamente una parte importante del tessuto economico, storico, culturale e sociale del territorio. Chiedere maggiore concretezza di intenti e verità sullo stato attuale della realtà del progetto è un diritto che, pensiamo, ci siamo guadagnati in anni di sudore ed impegno lavorativo ed economico, e vogliamo che sia protetto, così come in molte altre realtà italiane. Ad oggi, la parola d’ordine è conservare e rilanciare il Mercato storico.