Uspp: “Solo botte dai detenuti e silenzio dal Dap”
CIVITAVECCHIA – Ennesima aggressione in carcere. E’ successo ieri mattina nella casa circondariale di Civitavecchia, quando un detenuto è entrato nel box agenti del carcere chiedendo di parlare immediatamente con l’ispettore della Sorveglianza Generale.
Alla risposta dell’agente, che spiegava che al momento l’Ispettore era impegnato in un altro servizio, l’uomo avrebbe prima scagliato contro l’agente una bottiglietta d’acqua e poi la lavagna di legno. Per difendersi dall’aggressione il poliziotto si è fratturato il dito anulare. Dieci giorni di prognosi per lui.
“Il caso di ieri al Carcere di Civitavecchia dove un agente ha subito un aggressione con trauma, si aggiunge alle ultime avute in altri istituti è tutte nel silenzio più totale del DAP che sembra vivere in un altro pianeta! ”
Dichiara Daniele Nicastrini segretario regionale unione sindacati polizia penitenziaria.
“Già da tempo segnaliamo, denunciamo pubblicamente i tanti casi di cronaca penitenziaria a danno degli agenti è anche altri operatori ma sembra che tutto questo non interessi nemmeno ai cronisti che dovrebbero aumentare l’attenzione nei confronti di chi lavora in carcere è non solo quando è l’incontrario. Servirebbe un sostegno alla difficoltà nel gestire migliaia di detenuti pronti ad aggressioni è ritenersi poi vittime, il carcere non è un convento ma luogo dove si dovrebbero espiare le pene è chi non rispetta le regole penitenziarie dovrebbero sospendere i benefici di legge.”