Non è la prima volta che la donna subiva aggressioni ma soltanto dopo l’ennesimo atto di inaudita violenza ha trovato il coraggio di denunciare
CIVITAVECCHIA – Un’ultima aggressione fisica. Brutale. Che poteva finire nell’ennesimo femminicidio se la donna non fosse riuscita a scappare dalla furia del compagno che si era armato anche di coltello.
Al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Paolo i sanitari hanno riscontrato diversi traumi, contusioni, escoriazioni e una ferita da arma da taglio al collo. Non solo. Ematomi nell’addome causati probabilmente dai calci inferi dal compagno, A.V., sul quale adesso è scattato il Codice Rosso a tutele e per contrastare maltrattamenti e violenza sulle donne. Se poi gli inquirenti dovessero trovare riscontri su uno dei coltelli in casa l”uomo rischia l’accusa di tentato omicidio.
Al momento la situazione del soggetto è al vaglio degli uomini del Commissariato di Polizia di Civitavecchia che dovrà relazionare il magistrato e applicare quelle che saranno le prescrizioni previste in questo caso.
La donna, ascoltata dai poliziotti ed uno psicologo, ha confessato di non aver avuto il coraggio fino a questo momento di denunciare l’uomo. Irascibile e violento. Le discussioni, sempre accese, culminavano sempre allo stesso modo con l’uomo che sfogava la sua rabbia a suon di calci e pugni nel confronti della propria compagna.
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