CIVITAVECCHIA – “Dall’articolo pubblicato su Civonline “… il Pincio snobba il maxiprogetto …”, apprendiamo con sommo stupore, -precisa il Vice Presidente del Consiglio Comunale Fabiana Attig-, che sarebbe stato presentato un progetto al Comune, dalla Associazione musicale Stazione Musica di Giordano Tricamo, per la riqualificazione della Cittadella della Musica.
Ammesso che questo maxi-progetto esista, ammesso che questo maxi-progetto sia così stupefacente come si scrive, pare assolutamente fuori da ogni logica (oltre che da ogni norma) che si possa accusare l’Amministrazione in carica di aver snobbato e fatto cadere “nel vuoto” un progetto tanto “ambizioso”, evitando di evidenziare che l’affidamento in gestione dei beni pubblici non può avvenire in forma diretta, ne’ può avvenire senza il rispetto delle procedure ad evidenza pubblica, con tanto di gara che assicuri i principi di trasparenza, massima concorrenza e imparzialità della Pubblica Amministrazione”.
“È noto-tuona Fabiana Attig- che l’affidamento diretto di un bene pubblico – senza alcuna procedura comparativa – costituisce un’aperta violazione ai principi generali della contrattualistica pubblica, che impongono da una parte, la redditività dei beni (con una conseguente entrata all’erario), dall’altra, una procedura aperta e trasparente (in piena aderenza alla disciplina comunitaria). L’imparzialità della P.A. deve essere tesa ad evitare che, in spregio alle norme sui contratti pubblici, si possano turbare le procedure, arrecando danno alla credibilità del Comune.
Non soltanto ma ben risaputo, infatti, che in tema di concessioni su beni pubblici, economicamente contendibili, come la Cittadella della Musica, l’affidamento a terzi può avvenire solo all’esito di una procedura comparativa: in presenza di attribuzione di vantaggi economici a privati, poi, è sempre richiesta una procedura trasparente, con criteri di assegnazione prestabiliti”. “Resto, quindi, interdetta nel sentire affermare certe fandonie da parte di chi indica Stazione Musica come proponente di un progetto la cui valutazione sfuggirebbe alle ordinarie regole di competitività volte ad individuare il gestore di un bene pubblico.
“Invitiamo pertanto Stazione Musica a ritrattare quanto da loro affermato nei confronti della pubblica amministrazione e nel caso indicare chi o coloro i quali hanno fatto intendere che beni pubblici di notevole pregio possono essere affidati direttamente a chi che sia in barba alle normative. Di certo non sotto l’indirizzo e il controllo della sottoscritta o dell’attuale direzione dell’ufficio del patrimonio e demanio”.