ACQUAPENDENTE – Le consigliere di minoranza Federica Friggi e Domitilla Agostini hanno presentano alla sindaca Alessandra Terrosi ed ai consiglieri, una mozione volta all’intitolazione di una Via, Piazza, Largo o di un luogo-locale istituzionale idoneo al posizionamento di un cippo-targa in ricordo dei martiri delle Foibe e degli esuli giuliani-dalmati.
“A seguito – sottolineano – di una ricerca svolta con l’ausilio e la preziosa collaborazione di alcuni concittadini interessati, siamo venuti a conoscenza che nella città di Acquapendente non è presente, nessun luogo che ricordi i martiri delle foibe e degli esuli giuliani-dalmati. Ne chiediamo l’istituzione in base alla Legge N° 92 del 30 Marzo 2004 con la quale la Repubblica Italiana ha istituito il 10 Febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dall’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Molti comuni lo hanno già fatto, votando all’unanimità apposite mozioni come la nostra. Atteso che si ricorda il sacrificio di centinaia e migliaia di italiani abitanti nelle terre italiane poste al confine orientale che nel dopo guerra tra il 1953 ed il 1960 furono brutalmente uccisi o in alternativa costretti ad abbandonare le loro terre, le loro case ed i loro affetti a causa della politica attuata da Tito. Sentiamo il dovere di diffondere tra le nuove generazioni aquesiane questa triste vicenda che appartiene alla storia del Nostro Popolo”.