Parla Roberto Angeletti dopo la decisione del gup che lo ha rinviato a giudizio con sua sorella
SANTA MARINELLA – L’ex consigliere di maggioranza Roberto Angeletti, oggi in consiglio tra le fila dell’opposizione, continua la sua battaglia dopo le denunce susseguenti ai fatti relativi sulla presunta corruzione per i quali, qualche mese fa, è stato rinviato a giudizio insieme ad altri due consiglieri, a un dipendente comunale e a un operatore turistico.
Due giorni fa, invece, il politico, è stato nuovamente rinviato a giudizio dal giudice per le udienze preliminari, dottoressa Di Iorio, questa volta però dopo un’altra denuncia presentata dal primo cittadino di Santa Marinella, per revenge porn, cioè per aver reso pubblici, insieme alla sorella, alcuni video hot in cui è coinvolto il sindaco Pietro Tidei. Il consigliere commenta la decisione del giudice.
«E’ vero – dice Angeletti – abbiamo avuto l’udienza per l’ipotesi di reato di revenge porn io e mia sorella. Il gup ci ha rinviato in giudizio, senza aspettare le motivazioni della Cassazione. Volevo ricordare – dice Angeletti – che la Cassazione ha annullato il ricorso del pm Roberto Savelli, accettando le nostre motivazioni giuridiche, accogliendo il nostro ricorso e rinviando il tutto ad altri tre giudici dell’Appello. I cavalli di razza si vedono all’arrivo. L’appuntamento è stato rinviato a settembre quando ci sarà l’udienza preliminare, perché credo che sia arrivato il momento di segnalare certi comportamenti e portare prove e dubbi sull’indagine, alla Procura della Repubblica di Perugia. Voglio ricordare che il rinvio a giudizio non è una affermazione di colpevolezza, ma c’è sempre qualcuno però che non avendo cognizione di cosa sia la legge e i procedimenti giuridici, fa solo supposizioni. La giustizia è lenta ma arriverà per tutti. Certo non sarò io ad indietreggiare e neppure mia sorella e credo che in dibattimento ne vedremo delle belle».