L’ex sindaco è tornato a parlare pubblicamente dopo un lungo silenzio politico
VITERBO – Come un fulmine a ciel sereno, l’ex sindaco della città Giancarlo Gabbianelli esce dalla sua comfort zone per difendere a spada tratta la prima cittadina Chiara Frontini, in queste ultime settimane nell’occhio del ciclone per le presunte minasse mosse all’ex consigliere di maggioranza Marco Bruzziches.
“Sono purtroppo abituato a chi non avendo forza e consenso tra i cittadini, utilizza tutti i mezzi, più o meno leciti, per tentare di sovvertire il responso delle urne – esordisce Gabbianelli, la persona che secondo molti appoggerebbe da sempre Frontini – Ciò avviene ormai da anni, utilizzando un corto circuito cronistico-giudiziario, che spesso nulla ha a che vedere con la validità dell’azione politica amministrativa, men che mai con la sua trasparenza”.
Per l’ex sindaco, si tratterebbe di un attacco a Chiara Frontini in quanto donna. “Capisco, ma non comprendo, che chi intende la politica come “cosa sua”, non tollera che una giovane donna possa essere stata investita dal popolo della massima carica cittadina – continua a spiegare – Una donna che non aveva a supporto nessun potere, neanche quello dei partiti, e che ha saputo costruire un consenso ed una squadra di governo al di fuori delle solite politiche di spartizione”.
Per Gabbianelli, quello che Frontini ha dovuto subito fin dal suo primo giorno da sindaca sarebbe attacco continuo e senza sosta. “Dal giorno della sua elezione – prosegue ancora – ho assistito ad un tiro al bersaglio, teso ad ascrivere alla sua amministrazione pesanti responsabilità che aveva ereditato. Tiro al bersaglio che, nelle ultime settimane, ha superato ogni limite di sfrontata spudoratezza e cattiveria. Il tutto cavalcato da comportamenti che qualificano chi cerca solamente di approfittare di vicende tutte da chiarire, avendo alle spalle fallimenti epocali”.
Per Giancarlo Gabbianelli, ex esponente della destra, l’operato della prima cittadina rasenterebbe quasi la perfezione e molti sarebbero i successi già raccolti dall’amministrazione. “Debbo riconoscere – spiega – con alle spalle un cinquantennio di esperienza amministrativa, che la Città sta rinascendo dal degrado; degrado riconosciuto dalla maggioranza dei viterbesi proprio con il voto che ha eletto l’attuale amministrazione. Rancorose episodiche insoddisfazioni e violente aggressioni mediatiche di basso livello, non possono sovvertire la democratica volontà popolare. Sono proprio questi meccanismi che allontanano dalla politica persone che sono in grado di operare per il bene pubblico, facendo precipitare la città nel degrado politico e morale, anche con vili acquiescenze; e questo non deve verificarsi”.
“La galleria degli orrori – conclude Gabbianelli – cui stiamo assistendo, merita al massimo il baraccone di un luna park, non il palcoscenico di una Città che ha la Storia di Viterbo”.