VITERBO – Consiglio comunale. La prima interrogazione è del consigliere Alvaro Ricci (Pd) ed è rivolta all’assessora al decentramento e frazioni Katia Scardozzi, rea di essersi interessata della sua visita all’ufficio anagrafe di Bagnaia.
“Il 4 marzo mi sono recato a Bagnaia per un certificato, con la dipendente, molto disponibile, ci siamo intrattenuti a parlare e mi ha fatto notare alcune difficoltà il come condizionatore che non funziona. La cosa meno piacevole di questa storia è che lei il giorno dopo avrebbe chiesto a cosa era dovuta la mia presenza lì e se avessi creato disservizi.
Chi l’ha informata della mia presenza? E cosa le interessa se io vado in un ufficio pubblico? Lei non deve verificare dove vado io e soprattutto, come lo ha saputo?
Un’interferenza illegittima e inopportuna sia se fossi stato lì come consigliere che come pubblico cittadino”.
L’assessora Scardozzi rimanda tutto ad una questione di tempi:
“Tutti i giorni passo, saluto i dipendenti e mi confronto con loro. L’ho fatto anche quella mattina, e visto che monitoriamo i tempi di permanenza degli utenti per ottimizzare l’affluenza, il suo risultava fuori tempo massimo e quando qualcuno si ferma di più chiedo se ci sono problemi ecco il perché di questa la mia domanda. La dipendente mi ha semplicemente spiegato che vi eravate intrattenuti un po’ di più perché vi conoscevate, tutto qua. Nessuna imposizione e controllo”.
Risposta che non soddisfa Ricci: “Non ha una logica quello che dice. Secondo me qualcuno l’ha informata e lei ha voluto saperne di più. Approfondirò”.