Sabato il possibile disinnesco, ma la parte difficile sarà evacuare le cliniche nell’area di sicurezza
VITERBO – La bomba potrebbe essere disinnescata sabato, queste sono le ultime indiscrezioni che riguardano l’ordigno rinvenuto nella giornata di ieri nel cantiere di Saggini Costruzioni di via Alcide De Gasperi.
“Eravamo ormai a circa il 95% del completamento dello scavo – rivela ai nostri microfoni l’imprenditore Sergio Saggini – lo sgomento nel ritrovare l’ordigno è stato ovviamente enorme e alcuni operai hanno avuto dei lievi malori una volta compreso che cosa avessero realmente rinvenuto nel terreno. Al geometra del cantiere tremavano le gambe, e non c’è da meravigliarsi poiché l’escavatore, urtandola, avrebbe potuto scatenare un incidente”.
A rendere ancora più terribile il racconto sono però altri dettagli. “La bomba – prosegue Saggini – si trovava a circa un metro di profondità. Una misura estremamente ridotta e vengono i brividi a pensare che là, in quel giardino, hanno abitato persone per tutti questi anni, senza sapere nulla. Sarebbe bastato piantare un palo per urtarla e i danni sarebbero potuti essere enormi”.
Le indiscrezioni, ora, parlano di un possibile disinnesco nella giornata di sabato. Il vero problema, tuttavia, come sottolinea Sergio Saggini, sarà quello di mettere in sicurezza l’area che, sempre secondo indiscrezioni, potrebbe riguardare dai 2 ai 3km di raggio.
“In quella zona – ricorda Saggini – si trovano varie cliniche. Tra tutte la Salus, poco distante. Sarà importante e anche non semplice organizzare il trasferimento di tutti i pazienti nel qual caso si optasse per l’evacuazione”.
In ogni caso, come lo stesso imprenditore vuole sottolineare “nella disgrazia è giusto osservare che questo ritrovamento permetterà di rendere più sicura la città”. Il rinvenimento dell’ordigno inesploso, infatti, permetterà la sua messa in sicurezza da parte degli artificieri dell’esercito, assicurandosi così che la bomba non provochi danni.