Ieri mattina riunione stile “circolo anziani Lenin” con pochi uditori e i candidati sindaco in cerca di consensi
TARQUINIA – Ieri mattina nei locali di quella che una volta era un’associazione di volontariato “Semi di Pace” e adesso sempre più impegnata in politica, è andato in scena una sorta di incontro con gli aspiranti candidati sindaco che si contrappongono all’uscente Alessandro Giulivi.
Insieme ai quattro gatti presenti all’incontro molto simile ad un circolo anziani dedicato a Lenin si è parlato, senza cognizione di causa e soprattutto carte, dell’abbattimento dei pini in viale Mediterraneo.
Qualcuno ha detto: “erano più sigle che persone” o ancora “più candidati sindaco che ambientalisti”.
Sta di fatto che l’uomo della catechesi cubana e leader di Semi di Pace, Luca Bondi, ha promosso l’iniziativa insieme a Assolidi, Demos23, La Lestra e la STAS ieri mattina presso la Cittadella alla presenza di pochi cittadini e dei rappresentanti delle citate associazioni.
Non sono mancate le parole di nostalgia comunista come “battaglia di civiltà e comunità” e che ha visto tra i protagonisti l’intervento dell’ottuagenario professor Giuseppe Nascetti che, svestiti i panni di pescatore e per anni docente di Ecologia all’UniTus dall’alto della sua esperienza di fondali marini si è cimentato nel “pollice verde” della botanica più estrema.
Interessante l’intervento di Marco Belli, della cooperativa “Oltre le radici” (omen nomen), che ha parlato delle tecniche di salvataggio delle alberature stradali con esempi illustrati da fotografie.
“Era risolvibile in modo diverso? – le sue parole – Sì”.
Il video dei continui crolli dei pini lungo le strade sono all’ordine del giorno.
Interessante l’intervento della specialista, avvocato Elisa Galeani che, insieme al collega Alessio Fabi si occupano delle denunce per “abbattere” l’amministrazione per via giudiziaria.
Ad infoltire le sedie vuote i candidati sindaco che si sono auto annunciati e in lizza per le prossime amministrative e cioè Francesco Sposetti, Martina Tosoni e in avanscoperta anche Renato Bacciardi.