ACQUAPENDENTE – Riceviamo e pubblichiamo – I consiglieri di opposizione Brenci e Sarti contro il decoro lo stato di abbandono del Paese.
“Scegliere opportunamente le priorità per lo sviluppo e il benessere di un territorio dovrebbe essere questione prioritaria per un’Amministrazione comunale, ma non per quanto riguarda il Comune di Acquapendente. Infatti, in quest’ultimo siffatta tendenza latita. Abbiamo, ripetutamente, fatto notare che il paese manca di decoro e manutenzione, soprattutto per quanto concerne i marciapiedi. Eppure, questi ultimi, dato l’impianto di origine medievale della cittadina, risultano essere pochissimi. Ma non quando si tratta di manutenerli. In questi casi risultano essere eccessivi per la nostra Amministrazione (si riportano l’esempio di Via Cassia, Via Onanese, la tratta che conduce presso il Cimitero e la Zona Industriale che, ormai, è divenuta tutt’una con le erbacce e, la medesima sorte è spettata ai lampioni dell’area che, sconfortati, sono caduti e hanno ceduto la propria struttura di sostegno alle piante, così da poter anche loro far parte del fantastico quadretto). Gli spazi verdi urbani ed extraurbani potrebbero rivelarsi utili come sfondo per un film di Tarzan, dove serva una giungla rigogliosa. Peccato che i turisti, con queste premesse, si guardino bene dal venire ad Acquapendente. Anni or sono, vi erano tre importanti alberghi, ora, grazie alle Amministrazioni di sinistra, non c’è nulla. Senza alberghi, non vi è turismo, senza turismo, le attività commerciali chiudono una dietro l’altra. Qualora si dedicasse del tempo ad interpellare i commercianti, questi vi diranno tutti che oramai Acquapendente è morta. L’unica cosa di cui abbonda il Paese (ed è merito di chi in questi anni ha amministrato senza fare una progettazione a lungo termine), sono i cartelli e gli annunci ‘vendesi’ di cui sono tappezzati gli immobili. Siamo sconfortati e sconsolati per lo stato in cui versa il nostro paese. Un luogo in cui abbiamo deciso di vivere, il posto in cui lavoriamo e in cui abbiamo stabilito di dar vita alle nostre famiglie. Ma, l’unico modo che abbiamo per far aprire gli occhi ai nostri concittadini sulla situazione di degrado in cui versa l’intera Acquapendente è quella di ricorrere ai comunicati stampa e, contestualmente, agli uffici comunali, con la speranza, prima o poi, che le nostre voci vengano ascoltate. Concludiamo dicendovi soltanto che la primavera è arrivata e che, all’alba del 22 di Marzo gli arbusti sono già cresciuti in modo esponenziale e alcune zone del Paese sono già inaccessibili… Facciamo l’esempio della Pineta. Uno dei tanti luoghi oggetto di disinteresse da parte della Sindaca, come del resto, lo sono i bambini che smanierebbero all’idea di intrattenersi in quel luogo mandato oramai in malora, così tanto da essere oramai reputato come: inutilizzabile”.