BOLOGNA- Stava prestando servizio prima come operatore socio-sanitario e poi addetto alle pulizie in quella casa di cura nel Bolognese dove avrebbe commesso violenze sessuali nei confronti di quattro anziane ospiti della struttura, di età compresa tra gli 80 e i 96 anni, tutte affette da decadimento cognitivo e altre patologie che ne pregiudicavano la capacità di reazione.
I fatti sono avvenuti nel periodo antecedente a luglio 2023, quando l’uomo, 44enne arrestato dalla polizia di Bologna, è stato licenziato. Deve rispondere di violenza sessuale, sexting e atti persecutori.
Nello specifico, approfittando delle sue mansioni e dello stato di inferiorità psichica delle anziani vittime, le avrebbe palpeggiate, anche nelle parti intime. Il provvedimento è scaturito da un’attività di indagine seguita alla presentazione della querela da parte di una signora classe ‘71 (che aveva con il reo inizialmente un rapporto amicale) vittima di atti persecutori da parte dello stesso soggetto, in quanto perseguitata con telefonate insistenti e audio gravemente minatori.
È in quel contesto che la donna ha detto di avere ricevuto due filmati, registrati dal 44enne, in cui si vedono chiaramente le violenze sessuali commesse ai danni di due delle anziane ospiti della rsa dove lavorava. Per questo l’uomo è indagato pure per illecita diffusione di immagini sessualmente esplicite.
Il 44enne, che risulta soggetto psichiatrico, con precedenti per lesioni, percosse e maltrattamenti in famiglia, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Bologna “Rocco D’Amato” a disposizione dell’A.G. competente.