VITERBO – “Fare confusione tra l’opposizione ad una archiviazione e un rinvio a giudizio è come scambiare l’affetto con l’affettato: un comportamento che denota sia profonda ignoranza giuridica, sia un intento persecutorio che la dice lunga su tutta questa triste vicenda”.
L’avvocato Enrico Valentini che rappresenta l’ex patron della viterbese replica alle affermazioni diffuse ieri dal club gialloblù
La “triste vicenda” è quella della Us Viterbese 1908, società di calcio scomparsa dopo mesi travagliati dal mondo del pallone: a definirla tale è l’avvocato Enrico Valentini, legale dell’ex patron Piero Camilli, che replica alle affermazioni diffuse ieri mattina via social in una nota dal club gialloblù, oggi di proprietà di Marco Arturo Romano, la cui matricola è stata ritirata dalla Figc dopo la rinuncia a partecipare al campionato di Promozione.
Una nota in cui Romano annunciava un presunto rinvio a giudizio nei confronti di Camilli per appropriazione indebita e sostituzione di persona. Una nota che poi, quando anche i tifosi nei commenti hanno fatto notare la palese incongruenza giuridica, è stata modificata: non più “rinvio a giudizio”, dunque, ma “opposizione all’archiviazione”, che si tradurrà in una camera di consiglio il 5 dicembre, come disposto dal gip Autizi.
“Non esiste alcun rinvio a giudizio nei confronti di Piero Camilli, accusato da Romano di aver sottratto fondi alla Viterbese dopo la cessione della società – ricorda ancora Valentini -. Accuse infondate: a seguito della denuncia, la Guardia di finanza su mandato della procura ha effettuato un’indagine e la posizione di Camilli è stata archiviata da tempo perché il fatto non sussiste”.
“Ad oggi – prosegue il legale -, gli unici indagati per calunnia e diffamazione ai danni dello stesso Camilli sono Romano e l’ex ad della Viterbese Capozzoli, gli unici procedimenti in corso sono a carico loro. Questa strumentale continua insistenza nel voler screditare Camilli è persecuzione, per questo ho ricevuto mandato di presentare anche una denuncia per stalking, che formalizzerò oggi (ieri, ndr)”.
Dalla scorsa estate Romano va sostenendo che nel 2019 Camilli, precedente proprietario del club, abbia effettuato operazioni in uscita sui conti della Viterbese dopo il passaggio di quote, ma la procura non ha trovato riscontri archiviando la querela. Romano si è opposto però all’archiviazione.