Unieuro, Iperconad e Mediaword i centri presi d’assalto da quattro malviventi
VITERBO – Nella giornata di venerdì 28 marzo scorso, personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Viterbo, nel corso di mirati servizi finalizzati alla repressione dei reati di natura predatoria, notava 4 persone di origine sud-americana, in atteggiamento sospetto aggirarsi all’esterno del centro commerciale Unieuro.
Gli stessi si allontanavano dal luogo a bordo di un’autovettura con la quale raggiungevano altri centri commerciali quali l’Iperconad e MediaWord. I poliziotti in borghese seguivano a debita distanza gli uomini nella loro azione, che sembrava sempre più propedeutica alla commissione di reati contro il patrimonio.
Infatti, poco dopo, mentre i 4 soggetti stavano cercando risalire in auto per lasciare quel luogo venivano fermati e controllati. Gli stessi venivano così trovati in possesso di due borse schermate, normalmente utilizzate per non far scattare l’allarme antitaccheggio, di specifici ganci per rimuovere le placche antitaccheggio dei prodotti in vendita, vari articoli alimentari e numerosi telefoni cellulari per un valore di circa 14.000 euro.
Gli ulteriori accertamenti permettevano di appurare che tale merce era stata sottratta illegalmente da alcuni negozi di generi alimentari e di telefonia ubicati all’interno dei predetti centri commerciali. Pertanto i due autori materiali del furto venivano dichiarati in stato di arresto, mentre gli altri due, che risultavano avere una minore responsabilità nella commissione del reato, venivano deferiti all’A.G. in stato di libertà.
Nell’udienza per giudizio direttissimo tenutasi questa mattina davanti al Giudice del Tribunale di Viterbo, venivano convalidati gli arresti dei due stranieri con la condanna alla pena di anni 1 e mesi 5 di reclusione.
Il materiale rubato è stato restituito ai legittimi proprietari.
In merito alla vicenda veniva avviata un’immediata istruttoria da parte dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Viterbo, finalizzata a verificare la posizione sul territorio dello Stato italiano, che si concludeva con l’espulsione dei 4 malviventi.