VITERBO – Sarà un finale di mandato scoppiettante quello che caratterizzerà l’ultimo anno e mezzo di amministrazione del presidente della provincia di Viterbo Alessandro Romoli che oggi ha salutato il nuovo gruppo di consiglieri che si è affacciato al primo consiglio provinciale di questo nuovo corso.
Ancora una volta, la prospettiva è quella di una provincia a guida FI-PD, con l’ex vicepresidente Pietro Nocchi (rieletto) che ha salutato tutti i presenti di questa mattina autoproclamandosi vicepresidente. Un lapsus, ovviamente, poiché nessuna conferma è stata ancora data all’uomo del PD. Accanto a lui, tra le schiere del gruppo “Tuscia Democratica”, Giulia De Santis, Lina Delle Monache e Maurizio Palozzi, quest’ultimo come capogruppo “almeno per il momento”, come da lui stesso sottolineato.
Dallo stesso lato dello schieramento, i civici frontiniani Umberto Di Fusco e Maria Rita De Alexandris, che potrebbero essere la terza parte in gioco nella tanto vociferata alleanza FI-PD-Frontini per mantenere una sorta di status quo a Palazzo Gentili.
Dall’altra parte della sala, invece, il gruppo di Fratelli d’Italia (Tuscia Tricolore) con gli eletti Stefano Zacchini, Nello Campana, Luca Profili e Giulio Zelli (che ha rassegnato immediatamente le dimissioni per il nuovo incarico in Regione come successore alla compianta Valentina Paterna)
Gli unici sicuri alleati per Romoli, almeno per il momento, si confermano nei nomi di Ermanno Nicolai e Francesco Ciarlanti, berlusconiani che daranno vita al gruppo “Azzurri per la Tuscia”.
Un primo consiglio provinciale tranquillo, tutto sommato, dove non è stato fatto altro che confermare i nomi dei gruppi che verranno ufficializzati entro la prossima seduta di via Saffi.
Nei prossimi giorni sono attese però grandi novità: se da una parte sembra scontata la conferma della “strana alleanza” tra FI e PD, dall’altra c’è ancora qualcuno che si augura in un “rinsavimento” del segretario provinciale di Forza Italia Alessandro Romoli e un suo ritorno tra le fila del centrodestra con un’alleanza ufficiale tra FI e Fratelli d’Italia. Solo così potrebbe essere confermato un filo diretto Governo-Regione-Provincia, con un guadagno importante per tutto il territorio del Viterbese.