ROMA – Nascondeva in casa 350 chilogrammi di hashish. Lui, un insospettabile ragazzo di 20 anni incensurato, pensava di farla franca, ma N.C., queste le sue iniziali, lo scorso 5 aprile ha visto gli agenti del III distretto Fidene-Serpentara che stavano indagando su un giro di spaccio alle porte di Roma, bussare alla sua porta.
Nell’appartamento del ventenne, nel comune di San Cesareo, gli agenti hanno trovato ben 350 chili di hashish suddiviso in diversi involucri, oltre due chili di marijuana, due macchine per il sottovuoto, un bilancino di precisione e diverso materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente.
L’hashish era nascosto negli incartamenti del Pocket Coffe o del Tronky, uno stratagemma, quello di nascondere la droga nella cioccolata, già utilizzato dai pusher. Secondo quanto appreso, il 20enne aveva funzione di “retta”, ovvero teneva nascosto in casa la droga dietro compenso. il frutto della vendita avrebbe portato ai suoi capi un guadagno di circa 3 milioni di euro. Ora le indagini puntano a ricostruire la filiera dello spaccio, ossia chi aveva messo insieme quei 350 chili e chi aveva il compito poi di spacciarli. Al termine delle attività di rito per l’insospettabile 20enne è scattato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti che è stato convalidato.