Onano – La Guardia di finanza consegna copia autentica di bolla papale al Comune

Il cardinale Eugenio Pacelli, colui che diventerà Papa Pio XII era originario di Onano, sua la nomina di San Matteo Patrono della Guardia di Finanza

ONANO – Presso la sede del Comune di Onano, alla presenza delle massime autorità civili, miliari e religiose della provincia fra cui anche il parroco dell’unità pastorale e Vicario foraneo don Enrico Castauro, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Col. Carlo Pasquale, il Vescovo di Viterbo Mons. Orazio Francesco Piazza e il Prefetto di Viterbo dott. Gennaro Capo è stata donata all’amministrazione comunale, la copia in autentica con la quale l’allora Cardinale Eugenio Pacelli (colui che diventerà Papa Pio XII) Segretario di Stato Vaticano nominava il 10 aprile 1934 l’apostolo San Matteo Patrono della Guardia di Finanza.

All’interno del Palazzo comunale di Onano si conserva anche una lapide che ricorda il giovane seminarista Eugenio Pacelli trascorrere le vacanze estive in questa sua casa paterna proprio ad Onano in provincia di Viterbo.

Divenuto Sommo Pontefice Eugenio Pacelli non dimentica mai Onano, certo gli impegni del suo alto ministero non permettevano soste, ma quando le circostanze lo favorivano, manifestava con gesti reali il suo amore per il paese dei suoi avi e della sua giovinezza. Manda arredi sacri per la Chiesa di S. Croce, invia la somma di trecentomila lire per il restauro della facciata della Chiesa. Si interessa personalmente affinché¨ fosse ricostruita la chiesa distrutta da un bombardamento e volle benedire la prima pietra.

“La cerimonia di oggi – come ha sottolineato il Vescovo– avvalora e rafforza ancora di più il legame fra Pio XII e il territorio della Tuscia”, una terra che nei secoli ha accolto Cardinali e Papi proprio per la sua vicinanza con Roma e per la sua configurazione territoriale che la vedeva appartenere allo Stato Pontificio. Ricordando “quanto sia importante per un corpo militare avere la figura di un Patrono. Il Patrono, ha ricordato il Vescovo, e’ un tutor, e’ un protettore, e’ un intercessore, e per un corpo militare come la Guardia di Finanza avere un protettore come San Matteo avvalora e rafforza il suo servizio a favore della collettività”. Matteo il pubblicano, come il Vangelo ce lo descrive, prima della conversione ad apostolo era visto di cattivo occhio dalla collettività proprio per il suo ruolo di esattore delle tasse. E proprio il Vescovo, a questo riguardo ha sottolineato che, “nella divisa non si può vedere un nemico, perché chi esercita una funzione, come la Guardia di Finanza e’ a servizio della comunità impegnata quotidianamente a contrastare l’usura, l’illegalità e ogni altra forma di negligenza dei cittadini nei confronti dello Stato. La funzione pubblica tutela la collettività e quindi la comunità non la combatte, ma la deve appoggiare”.

Al termine degli interventi, il comandate provinciale della Guardia di Finanza ha ufficialmente consegnato la riproduzione autentica della bolla papale al Sindaco di Onano Giuliani, che sarà conservata per i secoli futuri a memoria di questo profondo e intenso legame.