Il Gup ha riformulato l’imputazione da omicidio volontario in concorso a favoreggiamento personale
VITERBO – Azzurra Cerretani è stata condannata a un anno e quattro mesi di reclusione per favoreggiamento personale nell’omicidio di Daniele Barchi, avvenuto il 22 maggio del 2018 in un appartamento di via Fontanella del Suffragio.
La vittima, 42enne, originario di Gaeta, era stato trovato morto in un monolocale, massacrato di botte e torturato. Per il delitto è già stato condannato in via definitiva, l’allora fidanzato della Cerretani, Stefano Pavani, 35enne di Corchiano, giudicato seminfermo di mente, che deve scontare 15 anni di carcere.
Per la 29enne, che aveva scelto il rito abbreviato, l’imputazione originaria era di omicidio volontario in concorso con il fidanzato, ma il gup Giacomo Autizi ha riqualificato i l reato in favoreggiamento personale.
Il gup ha disposto anche una provvisionale di 6mila euro in totale per i genitori adottivi della vittima. La pm Chiara Capezzuto durante il dibattimento aveva chiesto l’assoluzione di Cerretani per l’accusa di omicidio.