Anguillara – Domenica concerto d’apertura di “Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024”

ANGUILLARA – Appuntamento ore 19 chiesa San Francesco. La manifestazione, organizzata da Comune di Anguillara Sabazia, Claudia Biadi Music Academy e Pro Loco Anguillara, si avvale del contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio. Su giovani e musica il punto di vista del violinista Fabrizio Paoletti.

Prende il via domenica 21 aprile ad Anguillara “Nobili Arti in Nobile Terre in Musica”. Per la direzione artistica di Amarilli Nizza, soprano di fama internazionale, la rassegna nasce per diffondere la cultura musicale. Quattro i concerti ad ingresso libero in programma.

La manifestazione, organizzata da Comune di Anguillara Sabazia, Claudia Biadi Music Academy e Pro Loco Anguillara, si avvale del contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio. Domenica 21 aprile alle 19 si apre alla chiesa di San Francesco di Anguillara con il concerto “Sul filo delle emozioni” con Massimiliano Tisano al pianoforte e Fabrizio Paoletti al violino con musiche di Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven. Sull’evento Fabrizio Paoletti risponde ad alcune domande.

Fabrizio Paoletti, la rassegna Nobili Arti in Nobili Terre in Musica intende avvicinare i giovani. Come è possibile secondo lei coinvolgere le nuove generazioni?

Ad esempio promuovendo iniziative di collaborazione tra le associazioni musicali e le scuole di ogni ordine. Importantissima sarebbe la presenza della musica fin dalla scuola primaria: fatta da figure professionali e come parte integrante dei programmi ministeriali e non lasciata al lavoro eccezionale ma raro di maestre e maestri che si ritrovano competenze specifiche.

La rassegna è organizzata in collaborazione tra varie istituzioni. Importante il contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio. Quanto possono fare appunto le istituzioni nella diffusione della cultura?

Le istituzioni sono fondamentali. Non si tratta solo di elargire fondi, è una visione generale, politica. La cultura dovrebbe essere messa al centro delle agende e dei programmi di ogni ente istituzionale, dal Governo nazionale ai piccoli comuni. Dedicare spazi, anche fisici, alla cultura sarebbe già un segno fondamentale di reale interesse: penso alla presenza di biblioteche, teatri, cinema e luoghi dedicati nelle nostre città.

Lei è anche docente. Crescono o diminuiscono gli studenti?

Purtroppo il decremento demografico generale si ripercuote anche nel numero di studenti. Le sezioni nelle scuole sono sempre di meno. Anche molte scuole di musica faticano ad avere un numero sufficiente di iscritti.

Il lago di Bracciano come meta di riferimento culturale con eventi di grande richiamo. Qual è a suo avviso l’aspetto più importante da porre in evidenza o da mettere in atto?

Si potrebbero sicuramente legare gli eventi culturali alla bellezza e alle peculiarità del territorio. Ideare festival artistici periodici che possano essere di richiamo anche internazionale. Ci vorrebbe uno slancio “imprenditoriale” nel senso più ampio e nobile del termine.


Chiesa di San Francesco. Il complesso conventuale di San Francesco è formato dalla chiesa e dalle rovine dell’attiguo convento costruito nel 1468, grazie alla licenza rilasciata dal pontefice Paolo II all’Università e ai cittadini di Anguillara. La struttura venne addossata alla chiesa edificata, al contrario di quanto si è sempre creduto, intorno alla seconda metà del XIII secolo. Una lapide conservata all’interno della chiesa e datata al primo dicembre 1595 dichiara che sotto il pontificato di Innocenzo VIII, il vescovo di Salamanca, Diego Melendes de Valdes consacrò la chiesa e l’altare principale concedendo dispensa plenaria a tutti coloro i quali avrebbero visitato l’Altare Maggiore e gli altari laterali dedicati a San Francesco e ai beati Adriano, Cristoforo e Fulgerio. Nella parete di fondo del presbiterio è visibile un affresco tardo quattrocentesco realizzato da Domenico Velandi che rappresenta la Madonna con Bambino tra i SS. Apollonia, Lorenzo, Giovanni Battista, Francesco, Leonardo e Silvestro papa. Nel registro superiore era un tempo raffigurata la Crocifissione, oggi non più visibile a causa dell’abbattimento di una porzione

del muro per la creazione di una finestra in seguito tamponata. Nelle pareti della navata sono visibili pitture riconducibili ai Santi Rocco e Sebastiano, talvolta incorniciati da pitture riproducenti elementi architettonici e candelabri, di chiaro gusto rinascimentale, strappate dalle pareti e ricollocate in supporti per prevenirne il deterioramento. Il complesso venne più volte restaurato nel corso dei secoli, ma soltanto nel 1999, in occasione del Giubileo, la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Lazio, realizzò un radicale restauro della chiesa. Nel marzo del 2006 vennero effettuati alcuni lavori di ripulitura e di indagine degli ambienti del piano terra della struttura conventuale. Le indagini permisero di riportare alla luce tracce dell’antica pavimentazione in cotto dei due ambienti posti accanto a quello che un tempo era l’antico ingresso del convento, attualmente murato. Vennero inoltre alla luce notevoli tracce dell’antico selciato tardo quattrocentesco della pavimentazione del chiostro e dei porticati. Durante i lavori nei pressi degli ambienti identificati con la cucina e il refettorio, vennero anche riportate alla luce tracce della copertura degli antichi sotterranei, parzialmente danneggiati in seguito all’abbattimento del convento avvenuto nel 1954. (A cura di Paolo Lorizzo – autore del libro “Il complesso conventuale di San Francesco ad Anguillara Sabazia” – Porto Seguro Editore).

Massimiliano Tisano, pianista

Compositore, Direttore d’orchestra, ha studiato pianoforte con Massimiliano Damerini, composizione con Eduardo Ogando e Stefano Bracci e direzione d’orchestra con Donato Renzetti frequentando successivamente i corsi di Pierre Boulez a Lucerna. È stato direttore stabile dell’orchestra del Teatro Comunale di Roccella Jonica. Ha diretto la “Orchestra da Camera del Gonfalone” di Roma, l’Orchestra della Provincia di Catanzaro “La Grecìa”, la “Roma Tre Orchestra”, il “GERMI Ensemble” dedicato alla musica contemporanea, il “MACH Ensemble” e l’Orchestra del Teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria. Nel 2020 ha diretto “La Traviata” di Giuseppe Verdi e nel 2021 la Bohème di Giacomo Puccini entrambe nell’ambito del Festival estivo “Borgo in Opera” di Guardavalle (CZ). Nel 2013 ha composto il Musical “Romoletto & Giulia” ispirato a “Romeo e Giulietta” di Shakespeare. La sua fiaba musicale “Willie”, della quale ha scritto anche il testo, ha avuto più di 40 rappresentazioni nelle scuole di Roma e del Lazio. Ha composto la musica per il balletto “Il Segno di Kazar”, rappresentato a Roma nel settembre 2002 e Luglio 2003. Nel 2011 ha composto le musiche per il documentario di Giorgia D’Arcangelo: “Formello, memorie per il futuro”. Nel 2014 il suo “Tango para mi juventud” per chitarra e quartetto d’archi è stato eseguito in prima assoluta da Adriano Walter Rullo – a cui il pezzo è dedicato – a Stoccolma presso la “Stockholm Concert Hall”, in occasione del concerto inaugurale del semestre di presidenza italiana in Europa e, nella versione per chitarra e orchestra d’archi, anche a Düsseldorf e Colonia sempre da Adriano Walter Rullo e dai Solisti Aquilani. Nel 2021 ha composto le musiche originali per lo spettacolo teatrale “Heroides vs Metamorphosys” di Manuela Kustermann e Cinzia Merlin andato in scena al Teatro Vascello di Roma. Hanno suonato con lui prestigiosi solisti quali: Mariolina De Robertis, Luciano Giuliani, Georg Moench e Angelo Persichilli. Nel 2019 ha diretto le “Folk Songs” di Luciano Berio al “Festival Musica sull’Acqua” di Colico (Lecco) interpretate da Alda Caiello. Hanno collaborato, in concerti da lui diretti, famosi attori quali Paolo Poli e Mattia Sbragia. Ha diretto i Musicals “Sister’s”, “Mamma Mia!”e “Artemisia” del quale ha curato l’orchestrazione e che è andato in scena in prima mondiale al Lyrick Theatre di Assisi il 22 Marzo 2015. “Artemisia” ha vinto il premio PRIMO 2015 (Premio Italiano per il miglior Musical Originale) e nel 2017 è stato rappresentato al Teatro Flaiano di Roma. Ha suonato in Argentina, Australia, Bulgaria e Giordania. Col mezzosoprano Chiara Guglielmi si è esibito a Pesaro per il “Rossini Opera Festival” e a Spoleto per “Musica da casa Menotti” nell’ambito del “Festival dei due Mondi”. Tra i cantanti con cui collabora in qualità di pianista: Amarilli Nizza, Angelo Veccia, Giuseppe Varano e Stefano Osbat. È docente di Accompagnamento pianistico presso il Conservatorio “Ottorino Respighi” di Latina.

Fabrizio Paoletti, violinista

Ha conseguito il diploma di violino nel 1990, sotto la guida del maestro G. Antonioni, presso il conservatorio “S. Cecilia” in Roma, frequentando contemporaneamente il corso di musica da camera con il maestro L. Cerroni. Dopo il diploma, si è perfezionato con il maestro Shalom Budeer. Ha seguito inoltre vari corsi di perfezionamento individuale e orchestrale. Dal 1990 al 1994 ha collaborato con l’Orchestra Sinfonica della R.A.I. di Roma, nonché con l’Orchestra del Conservatorio di S. Cecilia con la quale, nel luglio 1994, ha anche intrapreso con successo una tournée in America. Nel 1991 ha collaborato, in qualità di professore d’orchestra, con il tenore Giuseppe Di Stefano, suonando nelle più importanti città della Germania occidentale e in Svizzera. Nel 1993, sempre in Germania, con l’Orchestra Filarmonica delle Marche, ha suonato il Requiem di Verdi a Potsdam e nel Duomo di Berlino. Ha fatto parte dell’Orchestra della Diocesi di Roma (A.M.O.D.I.R.) diretta dal Monsignor Marco Frisina e del Gruppo Strumentale Guido d’Arezzo, specializzato nel repertorio barocco. Dal 2001 fa parte del quartetto d’archi Consonus e dal 2014 del quintetto Lacustico. Ha al suo attivo numerose incisioni discografiche, sia in gruppi orchestrali e da camera, sia come solista (RAI CINEMA). Dal 1988 è insegnante di violino presso l’Associazione “Scuola Orchestra” di Anguillara Sabazia nonché primo violino della omonima orchestra. Per la stessa associazione è co-fondatore e direttore dell’Ensemble “Sunday Orchestra”, con la quale organizza concerti ed eventi in collaborazione con la scuola Primaria del 205° Circolo Didattico di Anguillara. Dal 2000 al 2016 ha insegnato violino e teoria musicale alla St George’s International School di Roma, approfondendo il percorso ABRSM (sistema inglese di certificazione delle competenze in ambito musicale, del quale è stato anche collaboratore nella definizione dell’esame di violino). Ha approfondito lo studio della Storia della Musica presso la facoltà di Lettere moderne dell’Università di Roma “La Sapienza”. Ha conseguito attestato di formazione al corso “Esagramma” (educazione orchestrale inclusiva) e al corso “EL SISTEMA in Italia – Corso di formazione pedagogico musicale per docenti e operatori di orchestre giovanili e infantili”, entrambi organizzati dal Conservatorio di S. Cecilia di Roma. Attualmente è docente di violino presso l’I.C. “Dante Alighieri” di Civita Castellana e di Musica presso l’I.C. “G. Nicolini” di Capranica.