L’edizione firmata da Raffaele Ascenzi e dal suo team prende forma tra le piazze di San Pellegrino
VITERBO – San Pellegrino in Fiore sta arrivando, la festa dedicata alla primavera viterbese comincia a prendere forma nell’omonimo quartiere storico del capoluogo della Tuscia.
L’evento floreale, che tornerà ufficialmente dal primo al cinque maggio 2024, ha finalmente gettato le basi e nelle piazze del quartiere si vedono già i primi risultati degli operai impegnati nella realizzazione delle siepe che contraddistingueranno questa edizione.
Su volontà dell’architetto Raffele Ascenzi e del suo team, vincitore del bando comunale, il tema portate sarà quello del medioevo e ogni piazza di San Pellegrino sarà arricchita da fedeli riproduzioni di quei giardini che durante il medioevo caratterizzavano i monasteri. Un progetto del valore di oltre 66mila euro che proprio in questo momento sta venendo eseguito dalla ditta Pugliesi Vivai S.r.l. di Vignanello e altri 60 mila euro circa per Daniel Plants di Viterbo, che completerà l’opera.
Meno fiori, almeno da quello che è stato possibile vedere nei rendering pubblicati dal Comune di Viterbo, ma spazio a giardini all’italiana, erbe e piante officiali per un’edizione di San Pellegrino in Fiore più dedicata all’arte e alla stori che alle rappresentazioni floreali. Una scelta che pare essere andata in contro anche alle esigenze dell’amministrazione, impegnata nella redazione del dossier per Capitale della Cultura 2033, in queste settimane in lavorazione negli uffici comunali per mano, a quanto pare, di dottorandi universitari.
Il risultato dei lavori, in ogni caso, sarà visionabile tra pochi giorni e tutti i cittadini potranno giudicare da soli. Troppo pochi fiori, come alcuni già lamentano, o un’edizione audace e in sintonia con il vero spirito di Viterbo?