FIRENZE – Una vicenda che nasce probabilmente sui banchi di scuola dove i social network sono spesso al centro della discussione tra giovani. Una ragazza su consiglio di una compagna decide di iscriversi ad un gruppo Instagram, che avrebbe moltiplicato i suoi follower.
Quando decide di iscriversi il moderatore le dice chiaramente che per essere accettata deve inviare foto che la ritraggono nuda.
La giovane prende un po’ di tempo ma poi decide di accettare e manda almeno un paio di scatti intimi al moderatore del gruppo.
Passano le settimane. Nel frattempo quel gruppo Instragram chiude e tutto sembra normale. Fino a quando lunedì scorso la giovane di 14 anni riceve sul proprio profilo Instagram un messaggio ben preciso, che suona più o meno così: «O mi mandi delle altre foto intime oppure pubblico quelle che ho già».
La ragazza racconta tutto alla madre che decide di fare denuncia alla polizia.
Gli investigatori della squadra mobile e della polizia postale stanno cerando di risalire, in queste ore, a chi si nasconde dietro al profilo Instagram che ha provato ad estorcere alla minorenne altre foto con il ricatto della pubblicazione degli scatti.
Stabilire chi ne abbia fatto parte potrebbe portare la polizia a lavorare non su un solo caso di revenge porn ma anche su altri.