Su una lavagna i suoi sostenitori sono contro il porto, per il parcheggio selvaggio e il centro storico libero al transito veicolare
TARQUINIA – Se il candidato della sinistra cittadina, Francesco Sposetti, dovesse dare ascolto a quello che i suoi sostenitori scrivono sul “muro” del suo comunicato ci sarebbe da aver paura.
Retrogradi e sfascisti. Dal “NO al Porto” al “annullare tutte le delibere”. “Riaprire il centro storico” “Salviamo l’ospedale”.
Pubblichiamo la foto in modo che ognuno di voi possa ingrandirla e farsi un’idea di come vorrebbero vedere la città nelle loro mani.
Uno scivolo per le barche invece che un porto è una delle perle migliori. Ma c’è anche chi vorrebbe eliminare le telecamere. Riconsegnare il centro storico alle auto e chi più ne ha ne metta. Via l’oasi naturale delle Saline per metterci l’Università (che già c’è). Via la ZTL e realizzare un grande parco giochi. Insomma, un livello culturale da far rabbrividire i depositari della superiorità intellettuale tanto che tra le scritte appare anche: “hasta la victoria siempre” e all’immancabile “bella ciao”.
Il fatto che il candidato del Partito democratico sia da qualche giorno fuori dai radar sta a significare che probabilmente non ci sono ancora unità di intenti sul programma.
Così come la grande difficoltà a chiudere le liste che prima dovevano essere sette, poi cinque, poi quattro e adesso sarà un miracolo se ne riuscirà a chiudere tre o forse due.
In poche parole il muro esprime all’incirca questo concetto da noi così sintetizzato: