Per la prima cittadina non sembra esserci un “questione sicurezza” in città, ma per i residenti i fatti di ieri la dicono lunga
VITERBO – A Viterbo va tutto bene e gli episodi di microcriminalità “sono al centro delle preoccupazioni di chi amministra”. Chi parla è la sindaca Chiara Frontini, smossa dall’episodio che ieri ha ricordato a tutti i viterbesi come in città ci sia un problema sicurezza grandemente sottovalutato da tutti: amministrazione e forze dell’ordine.
Ancora una volta, la prima cittadina ha cercato di smarcarsi ricordando che “Da gennaio, al Sacrario, non si sono più registrati episodi di insicurezza“.
Peccato che questa sia una verità che omette molte altre realtà, come quella dei residenti della zona che – giornalmente – assistono a episodi di spaccio sotto gli occhi di tutti, in particolare in piazza Unità d’Italia, tra il parcheggio e la chiesa degli Almadiani.
Per difendersi, Frontini ha ribadito ancora una volta i dati che la Questura di Viterbo aveva condiviso a fine 2023, ricordato che “i reati sono in calo“. Un’altra verità che cozza malamente con la percezione di insicurezza dei residenti, che lo stesso Questore Fausto Vinci aveva sottolineato come un problema da affrontare. Una tematica assai cara alla polizia e non a caso l’ultima cerimonia dedicata all’anniversario della fondazione del corpo è stata tenuta proprio in centro, nel quartiere di San Faustino, uno dei più “caldi” del capoluogo, nota piazza di spaccio e di microcriminalità.
“La sicurezza dei cittadini e il contrasto al degrado e alla microcriminalità sono al centro delle preoccupazioni di chi amministra il territorio pur privo di funzioni e responsabilità operative – ha dichiarato la sindaca – In questi mesi sono stata sempre in contatto con il Prefetto ed il Questore, le massime autorità preposte a garanzia della sicurezza dei cittadini“.
Un parziale ammissione della presenza di un problema, tuttavia c’è. “Molto è stato fatto , ancora altro c’è da fare”.
Il punto focale della vicenda di ieri, tuttavia, per la prima cittadina sembra essere un altro: “Da gennaio non si sono più registrati episodi di insicurezza nella zona del Sacrario e anche l’evento di ieri, i cui protagonisti sono tutti di nazionalità italiana e già 3 sono stati arrestati, avrebbe potuto avvenire ovunque perché animato da futili motivi“. Una dichiarazione che suona più di giustificazione che altro. Le promesse dell’amministrazione erano infatti quelle di premere l’acceleratore sulla questione sicurezza, poiché – almeno in campagna elettorale – il problema era tutt’altro che sommerso.
In ogni caso, sembra che “Le telecamere presenti in zona hanno ripreso il tutto e altri soggetti sono stati denunciati. Il pronto intervento contro risse e fenomeni di violenza da parte delle forze dell’ordine, anche ieri, ha represso tempestivamente ed evitato scenari peggiori”.
Anche qui, infine, una mezza verità in quanto le telecamere presenti nell’area, come ribadito da molti cittadini, sono telecamere private in quanto l’amministrazione non ha ancora pensato a installarne di sue.
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