Ricorre oggi il primo anniversario dalla scomparsa del senatore di Fratelli d’Italia
ROMA – Il 28 aprile del 2023, a soli 62 anni, veniva a mancare il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea Augello.
Giovanissimo entra nell’organizzazione giovanile del MSI-DN, il Fronte della Gioventù, di cui cura la riorganizzazione e il rilancio a Roma all’inizio degli anni ottanta. Con il fratello, Tony Augello, è uno dei componenti di spicco della componente rautiana del Msi. Sindacalista della UGL, nel 1991 è tra i fondatori di Movimento Comunità, una Organizzazione non governativa di cooperazione internazionale, la cui meritoria attività verrà poi formalmente riconosciuta dalla Farnesina. Per tre anni Augello la dirige, impegnandosi in Croazia e in Bosnia per portare aiuto e conforto alle popolazioni colpite dalla guerra nei Balcani.
Nel gennaio 1995 è tra i componenti la Segreteria del Congresso di Fiuggi, che determina la nascita di Alleanza Nazionale. Sempre nel 1995 è eletto Consigliere regionale del Lazio con circa 7.000 voti. Entrato nella Direzione nazionale di AN, nel 2000 viene rieletto con 15.000 voti alla Regione Lazio, e nominato Assessore regionale al Bilancio e alle risorse comunitarie nella Giunta di Francesco Storace. In questa veste consegue per la prima volta nella storia della Regione il risultato di impegnare e spendere tutte le risorse provenienti dai fondi strutturali europei, ottenendo il riconoscimento di una premialità di circa 40 milioni di euro per il Lazio. Nel 2005 viene rieletto per la terza volta in consiglio regionale con 25.000 voti.
Alle elezioni politiche del 2013 viene eletto per la terza volta al Senato della Repubblica con il Popolo della Libertà. Nel 2017 diviene membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche, voluta da Matteo Renzi nel tentativo di accertare eventuali illeciti e responsabilità politiche addebitati al vertice del Partito Democratico nella crisi delle banche (in particolare Banca Etruria). Il 9 dicembre 2018 il movimento di Augello Cuori Italiani aderisce a Fratelli d’Italia in vista delle elezioni europee di maggio 2019 e con l’obiettivo di dare vita a un unico movimento conservatore e sovranista, alternativo alla Lega. Alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre 2022 viene candidato per il Senato come capolista di FdI nel plurinominale Lazio 02 risultando eletto.
Alle elezioni politiche del 2006 viene eletto al Senato della Repubblica per Alleanza Nazionale. Nel marzo del 2010 viene nominato Sottosegretario di Stato del Ministero della Pubblica Amministrazione e Innovazione: in questo ruolo si occupa di aggiornare la legislazione anticorruzione italiana, riuscendo a far approvare al Senato il cosiddetto ddl anticorruzione. Il provvedimento arriva alla Camera nel gennaio 2011, ma quando sta per concludere l’esame delle commissioni competenti, il presidente Berlusconi rassegna le dimissioni e conclude l’esperienza del suo Governo nel novembre 2011. Insieme ad altri 35 parlamentari (Crosetto, Mantovano, Saltamartini, De Angelis, Cutrufo, Viespoli, Saia e altri) promuove un documento nel luglio del 2012 che chiede una svolta partecipativa nel partito, organizzando a Roma, in piazza San Giovanni, una manifestazione il 26 luglio a cui partecipano oltre 5000 cittadini.
In tanti ieri, nella conferenza programmatica di Pescara organizzata da Fratelli d’Italia, hanno abbracciato la moglie, Roberta Angelilli, attualmente vice governatore della regione Lazio prima che rientrasse a Roma per trascorrere con la famiglia la ricorrenza.