Viterbo – Palamalè ostaggio di degrado e incuria: “Parcheggi pieni di buche e sporcizia” (FOTO)

VITERBO – Mentre procedono, non troppo speditamente, i relativi lavori PNRR per l’efficientamento dell’edificio, il palazzetto dello sport di Viterbo continua a vivere nel degrado, tra gli occhi allibiti di residenti della zona, ospiti e frequentatori.

Come se non bastasse, tra erba incolta, rifiuti gettati in malo modo davanti all’entrata dello stabile sportivo e bottiglie di birra buttate a terra e lì da mesi, si aggiunge la questione irrisolta del parcheggio, assediato da camper ormai da tempo immemore e spesso talmente pieno da rende complicata la vita ai pullman di scuole e squadre sportive.

“Quel parcheggio sarebbe riservato per le attività sportive – sottolinea un residente della zona e assiduo frequentatore del palazzetto – ma è colonizzato dai camper e non c’è posto ad ogni evento sportivo, a cui il parcheggio sarebbe dedicato. L’altro giorno, per un’uscita scolastica di una scuola, il pullman non ha potuto sostare per mancanza di spazio e si è dovuto mettere in mezzo alla strada”.

Come se non bastasse, l’altro parcheggio della zona, quello di largo Monti Cimini, è anch’esso ostaggio di una grave incuria. Le foto di questo articolo parlano da sole e in molti cittadini si chiedono come sia possibile che il Comune offra un’area di sosta così ridotta. Un’area che – come ricordano – sarebbe non solo riservata ai residenti della zona, ma anche dei clienti della farmacia lì presente, moltissimi dei quali anziani, e – nella stagione estiva – dei clienti della piscina comunale.

“Quando piove – spiega un cliente anziano della farmacia – qui è un disastro. Anche con la macchina è difficile trovare un posto dove non ci siano buche piene di acqua e per chi non è più giovane non è semplice scendere senza inzupparsi i piedi fino alle caviglie. Raggiungere la farmacia è sempre più difficoltoso”.

Quest’ultima, se tutto proseguirà come previsto, sarà presto raddoppiata, aumentando potenzialmente il bacino di utenza. Una buona scusa che il Comune potrebbe utilizzare per recuperare l’area, magari con una partnership proprio dei gestori della piscina.