Roberto Benedetti toglie il simbolo, candidati e firme a Martina Tosoni e si butta a sinistra. La farsa dell’inaugurazione con i candidati leghisti alle europee Abbruzzese e Bonfrisco. Palle di fango sul partito di Salvini che si era esposto pubblicamente con i responsabili provinciali del partito
TARQUINIA – Renato Bacciardi scende in campo. E’ ufficialmente il candidato della Lega e di altre due liste civiche.
La svolta a destra dell’uomo di sinistra (moroteo per la verità) ha del clamoroso. Ieri pomeriggio il responsabile della Lega di Tarquinia Roberto Benedetti, probabilmente in preda ad una crisi isterica e di identità (di politica capisce quando noi di termonucleare), ha tradito Martina Tosoni, andando a bussare alla porta di Bacciardi portando con se gli 8 candidati che era riuscito a rimediare sui 16 utili. Dunque non è stato in grado di presentare una propria lista. Non solo. Si è portato via anche le firme (mica scemo l’iscariota della politica cittadina). Cosa non di poco conto e che la dice lunga sul perché il sindaco Alessandro Giulivi lo cacciò in malo modo dall’assessorato che ricopriva. Adesso Martina Tosoni ha capito che “serpente” ha avuto al suo fianco fino alla scadenza della presentazione delle liste elettorali.
Per la prima volta nella storia politica cittadina, due esponenti nazionali della Lega quali Mario Abbruzzese e Cinzia Bonfrisco hanno inaugurato il comitato elettorale del sindaco sbagliato.
Roberto Benedetti, insieme al sindaco di Tuscania Fabio Bartolacci e al consigliere Andrea Micci hanno partecipato e banchettato al buffet del candidato sindaco sbagliato.
Una cosa da giornali nazionali. Di buffonate in politica se ne vedono spesso ma questa messa in scena da Roberto Benedetti le batte tutte. Questo soggetto ha trasformato la Lega nel partito barzelletta di Tarquinia ed ha fatto l’alleanza con Renato Bacciardi che si è visto bocciare l’ipotesi di collegare il suo nome alla lista del presidente Rocca di centrodestra ma che può contare su personaggi del calibro di Guarisco e Antonelli, brave persone ma che in politica sono esperti in fallimenti e sconfitte.
Da oggi quindi possiamo finalmente dire che quello che mancava nella politica nazionale, cioè le liste marmellata, adesso, grazie al due Bacciardi-Lega ci sono in modo ufficiale.
Che dirà la Lega a livello provinciale e regionale di questa sceneggiata che ha esposto alla pubblica gogna il partito di Salvini?