Civitavecchia – Addio a Manlio Midio, “l’uomo che plasmava la luce”. Il cordoglio degli amici

CIVITAVECCHIA – Giornata di lutto oggi a Civitavecchia. Ieri all’improvviso, a 71 anni, se ne è andato Manlio Midio. Manlio – conosciutissimo in città per le sue opere originali ed il suo lavoro – era un artista creativo, sensibile e mai banale, ha saputo negli anni regalare emozioni attraverso le sue creazioni. Nato a Civitavecchia il 27 marzo 1953, Midio nel 1974 ha inaugurato la sua prima attività artigianale dedicandosi alla lavorazione di cornici dorate a mano con la tecnica del bolo, realizzate nel suo primo laboratorio sito in Via Cialdi. Ha collaborato con il noto stilista Franco Ciambella agli inizi della carriera realizzando suggestive vetrine, nonché le scenografie delle sue sfilate. Ha realizzato anche installazioni per la città.

Porta la sua firma, ad esempio, l’opera che raffigura le vittime del bombardamento restaurata grazie all’Arci e inaugurata proprio lo scorso 14 maggio a via Trieste. Il suo lavorare con la luce, il suo dare nuova vita a materiali scartati, recuperandoli e trasformandoli in opere d’arte, sono davvero unici. Barattoli, biglie di vetro, gocce di vecchi lampadari, bottiglie, legno, metallo: quello che passava sotto le sue mani riusciva a essere trasformato in un progetto unico, pensato, disegnato e realizzato nel suo laboratorio. A volte portato nei mercatini di artigianato, a volte esposto in mostre collettive e personali, con il sorriso dietro i baffi e gli occhi che parlavano e trasmettevano l’amore per il proprio lavoro.

Manlio, amico mio, te ne sei andato all’improvviso lasciandoci nel cuore un dolore immenso. La nostra giovinezza, il bar Italia, la tua splendida arte della luce resteranno sempre nei ricordi più belli” il commento dell’amico Gianni a cui si aggiunge quello di Maurizio: “Manlio era un figlio del popolo, aveva partecipato al grande movimento di ribellione degli anni ’70 e sognato che si potesse vivere una vita migliore, fatta di benessere e felicità. Lascia un grande insegnamento di arte e semplicità, non rinunciando ad essere se stessi. Grande Onore”.