Buone nuove per il Bagnaccio, ma la nuova installazione potrà contare su servizi molto più basilari
VITERBO – La città si avvicina finalmente a una risoluzione per quanto riguarda la zona termale del Bagnaccio, da tempo sgomberata a causa di installazioni non conformi alla legge e che andavano in contrasto con i molti vincoli presenti nell’area.
A fare luce sulla questione è stato l’assessore Emanuele Aronne, in occasione del consiglio comunale odierno, spiegando la complessa situazione ai membri del consiglio. “Entro 20 giorni il bando per subconcessione acqua della zona Bagnaccio – ha dichiarato – Il sito è ubicato in zona agricola, ma in parte anche archeologica. Questo significa che lì si può piantare un ombrellone e poco altro. Per questo, le difformità che erano presenti sono state rimosse”.
Tali dichiarazioni lasciano intendere che la futura installazione, chiunque sarà vincitore del bando, sarà molto più semplice e in grado di offrire servizi “più basilari” rispetto alla precedente.
Come successivamente spiegato dall’assessore, il bando sarà pubblico poiché la legge così prevede e non permette alcun affidamento diretto. L’accenno è ovviamente un riferimento alla cassa di risonanza mediatica che era scaturita in seguito alla rimozione della struttura che lì era presente.
“Auspico che il sito possa essere presto riaperto – ha poi concluso – gli uffici stanno lavorando sodo per permetterlo nei tempi in cui si poteva fare. Forse si è perso un po’ troppo tempo all’inizio per la ricerca di ‘soluzioni scorciatoia'”.