La stilista Benedetta Bruzziches mette in vendita on line le sue borse “storiche” per aiutare le donne discriminate

Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Pangea per l’indipendenza e l’autodeterminazione femminile

CAPRAROLA- Un mese di vendita online solidale di pezzi d’archivio firmati Benedetta Bruzziches, il brand italiano nato a Caprarola, in provincia di Viterbo. Questo è “BB x Pangea“, iniziativa il cui ricavato sarà devoluto alla Fondazione Pangea ETS che dal 2002 opera in Afghanistan, India e Italia accanto alle donne che vivono violenze e discriminazioni. Tutti i progetti di Pangea hanno un unico grande obiettivo: il riscatto economico e sociale delle donne e delle loro famiglie.

La vendita è attiva dall’8 maggio – giorno del compleanno della designer e fondatrice del brand – fino all’8 giugno 2024 unicamente alla pagina web https://benedettabruzziches.com/bb-x-pangea/.

L’idea è stata ispirata da un incontro, come spesso è accaduto nella storia della designer: “Negli scorsi mesi – racconta Benedetta Bruzziches – ho avuto l’opportunità di entrare in contatto con un gruppo di meravigliose ragazze afghane che, a dispetto delle difficoltà e del divieto di accesso all’istruzione per le donne, hanno deciso, in maniera autogestita, di continuare a studiare, a essere curiose e a cercare uno spiraglio di luce che illumini le loro vite“.

Questa toccante esperienza personale ha spinto Benedetta a impegnarsi per restituire qualcosa, sia come donna che come brand, spingendosi oltre i confini del suo mondo. In questo impegno, ha condiviso la missione di Fondazione Pangea ETS e ha deciso di donare il ricavato della vendita di una selezione di pezzi d’archivio per supportare i progetti che Pangea da anni porta avanti promuovendo l’indipendenza e l’autodeterminazione femminile in Italia, India e Afganistan.

Credo fortemente nell’alleanza tra donne e nel profondo impatto che può avere nella società. Una donna da sola può fare molto, ma unite possiamo fare tutto – aggiunge Benedetta – Ho selezionato personalmente dieci pezzi unici di archivio il cui ricavato sarà devoluto per contribuire, seppure nel mio piccolo, al cambiamento che vorrei vedere intorno a me, un cambiamento grazie al quale ciascuna donna abbia il diritto di reclamare il proprio posto nel mondo. Si tratta di pezzi a cui sono molto legata poiché raccontano la storia di questo brand, che è anche la mia“.