Come la pandemia ha cambiato le abitudini di mobilità degli italiani

L’arrivo della pandemia da Covid 19 ha cambiato radicalmente le abitudini degli italiani. Concettualmente si è più cautelativi e protettivi nei confronti del proprio futuro e soprattutto dell’aspetto economico. Anche il settore della automotive infatti, ha adottato un approccio parecchio differente.

La pandemia ha causato un peggioramento sotto il profilo economico e psicologico. Gli automobilisti italiani sono più orientati a preservare il loro capitale di denaro con soluzioni sicuri e dal prezzo fisso e costante (proprio come il noleggio a lungo termine).

Le conseguenze e i cambiamenti nella mobilità dopo il Covid

Per molte società di autonoleggio il Covid è stato un colpo di grazia. La domanda di acquisto di un veicolo (sia nuovo che usato) è scesa notevolmente. L’unico traino per l’intero mercato è stato quello del noleggio (sia nel breve che nel lungo termine).

Da un report pubblicato da Generali a marzo le automobili immatricolate ammontavano a 28.326 mila (con un calo drastico del -85,42%) rispetto allo stesso mese dell’anno prima, 2019.

Poco tempo prima le società di car sharing e le offerte di noleggio a lungo termine erano in forte crescita. La vera “esplosione” si è verificata dopo la pandemia sanitaria, quando gli automobilisti cercavano un rimedio per accedere alla mobilità senza svenarsi.

Nel 2024 le richieste di car sharing e di locazione per lunghi periodi sono in aumento. Si tratta di due opzioni che seppur sono diverse tra loro, allo stesso tempo garantiscono a chi non ha un mezzo di proprietà di non rinunciare alla comodità e al comfort di una quattro ruote.

Il car sharing in Italia

In Italia presenziano numerose società di car sharing. È una modalità molto apprezzata perché permette di poter prenotare un’auto da guidare senza dover lasciare alcuna cauzione e né necessariamente avere una carta di credito per confermare la prenotazione.

Il car sharing si suddivide in due tipologie: free floating, che permette di ritirare e consegnare l’auto ovunque ti sia comodo (salvo alcune zone delimitate nell’applicazione della società) o in “station based” dove vanno rispettati sia il prelievo che la riconsegna in un punto specifico.

Il primo vero aumento di domanda del car sharing è avvenuto a due anni di distanza dalla pandemia: il VII Rapporto nazionale sharing mobility segna il 2022 come miglior periodo dove è stato attestato il record di oltre 6 milioni di utilizzatori del servizio (soltanto in Italia).

La mobilità condivisa desterà preoccupazione ad enti e imprese private di medie dimensioni. L’utilizzo assiduo da parte dei consumatori italiani potrebbe limitare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico e altri veicoli a disposizione di tutti.

Il noleggio a lungo termine

Il noleggio a lungo termine è una soluzione lievemente differente rispetto al car sharing appena presentato. È una forma di locazione dove gli automobilisti – privati e imprese – pagano un canone mensile all inclusive per godere della guida di un mezzo di ulteriori servizi.

I servizi di cui gode sono molteplici: dall’assicurazione RCA alla manutenzione (sia ordinaria che straordinaria), dall’IPT inclusa al soccorso stradale.

La normativa europea infatti, impone l’obbligo di sottoscrivere una polizza RCA per tutti i veicoli, siano essi in circolazione o parcheggiati in aree pubbliche e private. Il possesso di un veicolo comporta una spesa annuale che varia tra i 600€ e i 1.000€, con costi maggiori per i neopatentati.

 

Nella rata mensile del noleggio a lungo termine l’assicurazione di base è sempre inclusa. Tuttavia, è molto importante verificare il massimale e l’inclusione della copertura Kasko nella rata mensile.

Una delle voci di spesa ancora più significative è la manutenzione. Nel noleggio a lungo termine la rata mensile è fissa e invariabile, offrendo una notevole sicurezza psicologica. Questo rappresenta un vantaggio poiché anche le riparazioni straordinarie e i controlli periodici sono a carico della società di autonoleggio.

Al contrario, acquistando un veicolo e diventandone proprietari si affrontano costi annuali o semestrali per la manutenzione ordinaria, oltre a possibili spese extra per riparazioni dovute a danni. Questo comporta un potenziale rischio di diminuzione o perdita di liquidità.

Molti italiani hanno cambiato drasticamente le proprie abitudini di mobilità durante il periodo della pandemia. Lo stesso utilizzo dell’auto è stato in parte rivalutato, andando oltre la semplice proprietà e prediligendo soluzioni alternative come il noleggio a lungo termine, soprattutto nel caso di partite iva e liberi professionisti.

Per liberi professionisti e imprese il vantaggio è ancora più impattante grazie ai benefit fiscali di cui possono godere. Uno dei più importanti riguarda la detrazione e la deduzione dell’IVA (dal 40% al 100%) sul canone della rata mensile.

Per far sì che la detrazione e deduzione fiscale raggiunga il suo massimo applicabile dovrai dimostrare che il mezzo venga utilizzato ai soli scopi aziendali (e non in uso promiscuo). È opportuno parlarne con il proprio commercialista o consulente del lavoro, cosicché possa analizzare ogni situazione in modo chiaro ed oggettivo.