Tra le nuove attività barbieri e i sempre più numerosi minimarket o “fruttaroli” bengalesi
VITERBO – “Cresce il numero delle attività commerciali del centro storico di Viterbo a dimostrazione di un rinnovato dinamismo dell’economia del capoluogo della Tuscia”, a dichiararlo sono la sindaca Chiara Frontini e l’assessore al Turismo Silvio Franco forti dei dati raccolti negli ultimi 16 mesi.
“Nel periodo compreso tra gennaio 2023 e aprile 2024 si è infatti registrato un saldo attivo pari a 27 unità, derivante dalla differenza tra 53 aperture di nuove imprese commerciali e la cessazione di 26 attività. Si tratta di una dato epurato dalle statistiche relative agli affittacamere. Le statistiche ufficiali, elaborate dagli uffici comunali, consentono anche una lettura della dinamica commerciale nelle singole zone del centro. Nel generalizzato andamento positivo, spiccano i saldi positivi (+4) di via Marconi e di via Cardinal La Fontaine e della gran parte delle vie dello shopping, in nessuna delle quali le chiusure superano le nuove aperture”, dichiarano dal comune di Viterbo.
“I dati ufficiali relativi alle aperture e alle cessazioni delle attività commerciali nel centro storico confermano i segnali positivi che era possibile cogliere nell’ultimo periodo – aggiunge l’assessore allo Sviluppo economico locale Silvio Franco – Oltre al saldo nettamente positivo e al rapporto di due a uno fra aperture e cessazioni, l’aspetto che è importante sottolineare è l’uniformità di questo dato nelle diverse aree. Anche le zone che risentono maggiormente della crisi commerciale, che colpisce in modo trasversale i centri storici delle città italiane di media dimensione, stanno mostrando dei segni di ripresa con nuove attività che, fra l’altro, operano in settori differenziati, primi fra tutti i servizi per cittadini e turisti. Da segnalare – conclude Franco – il caso di via Saffi che, pur evidenziando ancora delle difficoltà oggettive, ha visto delle nuove aperture e sta mostrando dei confortanti segni di vitalità da parte degli operatori con proposte innovative e iniziative coordinate di promozione”.
“Gli importanti investimenti che l’amministrazione comunale sta effettuando sul centro storico cominciano a produrre i loro effetti – sottolinea la sindaca Chiara Frontini -. Questi dati relativi al saldo commerciale delle attività costituiscono la cartina al tornasole dell’impegnativo lavoro che stiamo portando avanti da due anni. Non dobbiamo però adagiarci sugli allori. Gli imprenditori e gli operatori culturali hanno capito che si sta procedendo con un piano che prevede investimenti seri, costanti e strutturali, il cui effetto è quello di creare un moltiplicatore economico a vantaggio dell’intero centro storico. Continueremo su questa linea che indica la strada giusta sulla quale insistere per migliorare e rendere sempre più attrattivo il centro della città”.
I dati riportati, tuttavia, non sono accompagnati dai documenti specifici dai quali sono stati estrapolati. La percezione comune, infatti, come ampiamente ribadito da moltissimi cittadini in un recente post della stessa Chiara Frontini, sembra ben differente. Ne sono un esempio le serrande abbassate di piazza delle Erbe, ma anche in buona parte di Corso Italia e Via Roma.
“Forse – commenta un cittadino – tra le nuove attività aperte vengono conteggiati i barbieri e i sempre più numerosi minimarket o fruttaroli bengalesi… un successone”.
All’infuori della nazionalità di chi apre un’attività, perché sempre di un’attività si tratta, sarebbe doveroso specificare di quali attività stiamo parlando e se le suddette attività stiano effettivamente fornendo un servizio di qualche genere.
Molti commercianti, interpellati, hanno giustamente chiesto: “Ma di quali investimenti parla la sindaca? Ci piacerebbe saperlo”.