Viterbo – Interpol e Polizia italiana contro la mafia turca, In carcere Baris Boyun

Agli arresti anche un cittadino italiano residente nel viterbese, di nome Giorgio Meschini

VITERBO –  Una rete criminale guidata dal presunto boss della mafia turca Baris Boyun.

A smantellarla la procura di Milano con un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 19 persone di origine turca, ma che si trovano in Italia, Svizzera, Germania e Turchia.

Tra gli arrestati Baris Boyun, 40enne di origini curde e presunto boss del clan criminale, colpito da un mandato di arresto europeo per accuse di omicidio, lesioni, minacce, associazione a delinquere e traffico d’armi. Boyun, già agli arresti domiciliari a Bagnaia era stato  catturato nel 2022. Tra i diciotto arrestati nell’ambito dell’operazione antiterrorismo internazionale figura Agli arresti anche un cittadino italiano residente nel viterbese, di nome Giorgio Meschini.

Le 19 persone coinvolte nell’operazione sarebbero indagate, a vario titolo, per associazione per delinquere aggravata anche dalla transnazionalità, banda armata diretta a costituire un’associazione con finalità terroristiche ed a commettere attentati, detenzione e porto illegale di armi “micidiali” e di esplosivi, traffico internazionale di stupefacenti, omicidio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Chi è Baris Boyun

L’uomo di nazionalità turca arrestato dalle forze di polizia a Viterbo, con l’accusa di essere a capo di un gruppo criminale in Turchia, è nato nel 1984 in Turchia, è stato arrestato nel 2022 a Rimini in esecuzione di mandato di cattura internazionale emesso nel 2022 a seguito di una richiesta di estradizione emesso dall’autorità giudiziaria turca “per dare esecuzione a un provvedimento di cattura internazionale emesso il 6 aprile 2022 dal Tribunale di Instanbul” nei confronti dell’uomo che all’epoca dei fatti risultava “indagato nell’ambito di un procedimento penale pendente nello Stato richiedente” per vari reati. Ma la richiesta di estradizione era stata respinta prima dalla corte d’appello di Bologna e poi, lo scorso 14 giugno, dalla Corte di Cassazione.
La Turchia lo ritiene a capo di un’organizzazione criminale
Secondo quanto emerge dall’indagine della Dda di Milano Baris Boyun sarebbe scampato a un agguato in Italia e poi avrebbe pianificato un attentato contro il presunto mandante del suo omicidio, il boss di un clan rivale, attivando un gruppo di fuoco che avrebbe dovuto colpire una fabbrica in Turchia. Un piano sventato dalla tempestiva comunicazione della polizia italiana alle autorità turche. Da Crotone, Boyun era stata poi trasferito nel Viterbese, dove all’alba è stato di nuovo arrestato.
L’ uomo era stato arrestato a Milano lo scorso 21 gennaio quando la polizia lo aveva trovato in macchina con la moglie in possesso di una pistola. Dal 2 febbraio era passato agli arresti domiciliari a Crotone, dove la notte del 18 marzo avrebbe subito un attentato con due killer che avrebbero fatto irruzione nel suo palazzo e sparato contro la sua porta d’ingresso.
Un piano sventato dalla tempestiva comunicazione della polizia italiana alle autorità turche. Da Crotone, Boyun era stata poi trasferito nel Viterbese, dove all’alba è stato di nuovo arrestato.