Italiani popolo di sportivi, sia da poltrona che sul campo. Il nostro Paese ama lo sport in generale, con qualche focus maggiore su alcune discipline, come il calcio o la pallacanestro. Ma tra gli sport più seguiti c’è anche l’ippica, una disciplina secolare, che ha fatto anche il successo del Belpaese in giro per il mondo.
Basti pensare a cavalli gloriosi che sono nati in Italia, da Nearco, il cui momento migliore fu negli Anni 30, a Indro Park, trottatore degli Anni 80, morto alla non banale età di 30 anni. Fino ad arrivare al campione dei campioni, il grande Varenne, cavallo di razza italiano nato nel 1995 e che in un solo anno, il magico 2002, riuscì a conquistare tutte le corse più importanti al mondo, tra cui il Grand Prix d’Amerique. E pensare che c’era anche chi si metteva in competizione contro questi animali mostri sacri della velocità, come Domenico Baghini, noto per le sue corse in competizione con locomotive e cavalli. Insomma, l’Ippica e l’Italia sono legate da un doppio cordone ombelicale, per quanto molti ippodromi stiano rischiando la chiusura, come nel caso di Capannelle a Roma. Ma quali sono i cavalli più forti nel nostro Paese nel 2024? Andiamoli a vedere in una rapida carrellata.
2024: ecco i cavalli più forti in Italia
Partiamo dal cavallo in generale considerato il più forte del biennio in corso: Brave Emperor (Sioux Nation). Parliamo di un 4 anni, portabandiera della Middleham Park Racing, il quale gode di un Equos Rating davvero molto alto: 120. La sua più importante vittoria è stato il premio Vittorio di Capua GR2.
A seguire, con un rating appena inferiore (119) Que Tempesta (Territories), allenato da R. Biondi e arrivato primo al Jockey Club GR2, scelto anche come Cavallo Italiano dell’anno passato (2023). Andando, poi, a conoscere i cavalli per categoria di anni, troviamo il miglior 3 anni che è Goldenas (Golden Horn) appartenente alla scuderia Cameli. Questo magnifico esemplare ha ottenuto un rating di 116 grazie alla vittoria del Nastro Azzurro alle Capannelle e al secondo posto nel Gran Premio GR3 di Milano. Il miglior 2 anni, invece, è certamente Folgaria (Due Diligence) della Scuderia Sagam. Si tratta di un esemplare femmina che potrà regalare grandi soddisfazioni ai colori italiani nei prossimi anni. Il suo rating attuale è di 114, grazie alla vittoria nel Premio Dormello GR2. Infine, da citare è la migliore femmina: Shavasana (Gleneagles) della scuderia Sansoni-Yoshida. Un titolo guadagnato grazie alla doppietta Regina Elena-Oaks.
Ippica e tecnologia: un connubio vincente
Come accennato in precedenza, l’Ippica è uno sport dalla tradizione secolare, dove la tecnologia ha avuto l’opportunità di entrare in punta di piedi solo negli ultimi anni. I più tradizionalisti hanno sempre provato a osteggiarla per quanto possibile, ma i benefici che ne sono derivati sono stati evidenti fin da subito. Essa, infatti, ha consentito di mettere a punto delle applicazioni e dei software in grado di monitorare costantemente, e migliorare in qualche caso, la salute dei cavalli, grazie a dei sensori indossabili che monitorano temperatura corporea, pressione sanguigna e battito cardiaco dell’equino.
Sono stati sviluppati programmi in grado di elaborare addestramenti assistiti e ad hoc per ogni specie di cavallo. Anche il settore della telemedicina veterinaria ha riscontrato uno sviluppo notevole, in modo tale da poter mettere in collegamento, da remoto e in qualsiasi momento della giornata, esperti che possano aiutare i proprietari a risolvere eventuali problemi di salute dei cavalli. Infine, la tecnologia ha aperto molte più possibilità in termini di visibilità delle manifestazioni ippiche, con maggiore risalto mediatico che si ripercuote su canali televisivi, sui social media e sui siti di betting.
Nel palinsesto dei migliori siti per piazzare scommesse sull’Ippica, infatti, è possibile trovare una lista di portali che consentono non solo di seguire la gara in diretta streaming o tramite cronaca scritta aggiornata in tempo reale, ma anche di avere informazioni dettagliate su una determinata gara, piuttosto che sulle statistiche di un certo cavallo su cui scommettere, oltre che quote e bonus per puntare su questo sport.
Insomma, l’innovazione tecnologica ha portato una boccata d’ossigeno a 360 gradi a uno sport affascinante quanto difficile da rinnovare.
I cavalli di allora sono paragonabili a quelli attuali in termini di performance?
Una domanda che viene scontato farsi è se i cavalli di un tempo siano considerati più o meno irraggiungibili in termini di blasone, performance e vittorie da quelli di oggi. Come visto, la tecnologia aiuta certamente gli attuali destrieri ad avere un rendimento di livello importantissimo, con allenamenti personalizzati e cure mediche specializzate.
Ma non sempre i cavalli odierni riescono a raggiungere quelli di un tempo a livello di fascino e blasone. Basti pensare a un Varenne, che incantò l’Italia e il mondo nei primi Anni 2000 e che difficilmente potrebbe essere raggiunto e superato dai cavalli attuali, nonostante i moderni approcci di preparazione atletica e veterinaria. Prima o poi qualche cavallo vincente e leggendario uscirà fuori, ma non così di frequente come accadeva un tempo, questo è certo.