Andrea, figlio d’arte, sta spingendo gli azzurri ad un risultato fino a ieri insperato
CIVITAVECCHIA – Andrea De Paolis è il nuovo nome di Forza Italia. Figlio d’arte di quel Sandro che tanto ha dato alla politica cittadina, ha deciso di scendere in campo per risollevare le sorti di un partito raso al suolo dai vari D’Ottavio & Co.
Gli azzurri sono partiti con gli sfavori del pronostico. Tutto da ricostruire. Da rifondare. Nel giovane Andrea scorre il sangue di un padre che ha ricoperto ruoli importanti al Pincio e questo ha dato nuovi impulsi, nuovi stimoli e soprattutto nuove speranze.
Andrea lavora da anni all’Enel è questo è il punto di forza del suo programma elettorale ripreso dal candidato sindaco Paolo Poletti.
“Per tutelare l’occupazione e assicurare un futuro al sito – ci dice Andrea, è necessario negoziare con ENEL due possibili soluzioni: ripristino ambientale del sito, in previsione di usi futuri non industriali e Conversione dell’area per altri usi industriali, dopo le verifiche previste dalla normativa.
Se si opta per la seconda opzione, mantenendo la bonifica della falda (parco-serbatoio Torre Valdaliga): L’uso industriale. Questo dovrebbe favorire progetti di economia circolare, un modello di produzione e consumo che include condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti. Questo estende il ciclo di vita dei prodotti e riduce al minimo i rifiuti.
Particolare enfasi dovrebbe essere posta sul trattamento di RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e batterie.
I RAEE sono suddivisi in categorie, da grandi e piccoli elettrodomestici a strumenti elettronici, differenziati tra domestici e professionali. Il riciclo di questi rifiuti comporta significativi risparmi di materiali ed energia, oltre alla riduzione delle emissioni di CO2.
Per le batterie, il riciclo può promuovere la sostenibilità e ridurre la dipendenza da materiali preziosi, reintegrandoli nel ciclo produttivo.
Si propone a ENEL di utilizzare il sito per le suddette iniziative legate all’economia circolare. ENEL ha già mostrato interesse per progetti simili a livello internazionale, e considerando le dichiarazioni dell’AD Flavio Cattaneo sugli investimenti in Italia, il sito di Torrevaldaliga Nord potrebbe essere impiegato per il recupero di materiali legati alla transizione energetica.
In caso di mancato interesse da parte di ENEL, sarà importante cercare investitori privati per realizzare il progetto e prevenire l’abbandono del sito. Si può considerare anche la possibilità che il sito diventi un centro per il recupero e il riutilizzo dei rifiuti delle navi da crociera, seguendo i principi dell’economia circolare.
Inoltre, si suggerisce di promuovere startup per sviluppare processi industriali innovativi, con un ruolo centrale del Comune. I progetti potrebbero essere finanziati dal Governo italiano e dall’Unione Europea, purché vi sia la partecipazione di un socio pubblico, come il Comune. Tra i possibili processi innovativi, si considera l’inertizzazione dell’amianto, un progetto in fase di sviluppo che cerca un partner pubblico per soddisfare i requisiti di finanziamento. Questo processo, brevettato, implica un ciclo industriale che estrae materiali come la fosterite, l’asbeco, il magnesio, e altre componenti utili in vari settori come l’aerospazio, l’automobilistico, la gioielleria, la metallurgia e le biotecnologie. Il processo non si limita all’estrazione dei materiali, ma include anche la produzione di semilavorati, a vantaggio dell’occupazione locale”.
Ma ci sono soluzioni anche per la nuova zona industriale?
“La zona necessita non solo di una riqualificazione, ma di una revisione completa, tenendo conto delle possibilità di sviluppo esposte nel programma. L’idea è di creare un consorzio tra il Comune e le imprese per gestire direttamente la zona e pianificare insieme le iniziative di sviluppo. Attraverso il consorzio, sarebbe possibile istituire una mensa per i lavoratori della zona industriale. È previsto l’ampliamento della zona con terreni già approvati (area “Casa Turci”) e altri da approvare, adiacenti al lato nord dell’attuale zona industriale”.
Infine due parole sul turismo.
“È necessario, anzitutto, un deciso piano di rigenerazione urbana. Iniziamo da quello che è sempre stato il desiderio più grande per i civitavecchiesi, la “Città Termale”. Va realizzato il “comparto termale”, aggiornando progetti già esistenti e approvati, per attirare investitori e trasformare Civitavecchia in una “Città Termale”. Questo ovviamente per un “Turismo Sostenibile”. Bisogna fare di Civitavecchia un hub per il turismo sostenibile nell’Etruria meridionale, sfruttando la sua posizione strategica. L’obiettivo è mantenere i flussi di croceristi e attrarre nuovi visitatori con diverse iniziative. Migliorare i collegamenti ferroviari e ridurre l’interferenza con il traffico turistico. Incentivare l’uso di e-bike per visite nell’Etruria meridionale, installando colonnine di ricarica e stalli. Implementare una segnaletica turistica adeguata e creare un mercato delle guide turistiche”.
Insomma di lavoro per il giovane figlio d’arte Andrea De Paolis ce n’è davvero parecchio da fare.