Prosegue il lungo processo al netturbino che avrebbe abusato di almeno tre donne, una di loro nel Viterbese
VITERBO – E’ ripreso questa mattina il lungo processo a Ubaldo Manuali, netturbino accusato di violenza sessuale plurima e anche della relativa diffusione di materiale a contenuto esplicito ai danni delle donne delle quali avrebbe abusato.
L’accusato, secondo l’esame tossicologico fatto sulle vittime, avrebbe abusato di loro dopo averle somministrato una massiccia dose di benzodiazepine, sostanze usate per sedarle e per avere la meglio su di loro. La sostanza è stata identificata nel sangue di Stefania Loizzi, una delle vittime. A presentare i risultati e a commentarli, la dottoressa Sabina Rossi, esperta tossicologa dell’Università del Sacro Cuore.
Almeno tre sono state le donne abusate da Ubaldo Manuali, oltre a Stefania Loizzi anche un’altra residente nel Frusinate e una donna di Capranica. La dose di benzodiazepine, sarebbe stata utilizzata anche nella speranza di causare una “amnesia retrograda”, così che le vittime dimenticassero ogni dettaglio dell’accaduto.
In tribunale, stamattina, anche il medico di base dell’imputato e uno degli amici di Manuali, che aveva ricevuto e commentato il materiale video e fotografico ricevuto dopo le presunte violenze.