Viterbo, il questore Silipo: “Proseguirò con grande impegno l’ottimo lavoro fatto fino a oggi dai miei predecessori”

Prende ufficialmente via l’era del questore Luigi Silipo, che succede a Fausto Vinci, trasferito a Latina

VITERBO – Alla sua seconda esperienza, dopo il grande impegno profuso a Macerata, il questore Luigi Silipo ha oggi ufficialmente avviato il suo impegno sulla città di Viterbo.

Lungo il suo impegno su Roma, come direttore della Squadra Mobile di Roma per sei anni e mezzo dal 2015 al 2021, conducendo diverse operazioni contro la criminalità organizzata autoctona, in particolare sulle famiglie Spada di Ostia e Casamonica. “Conosco la provincia di Viterbo di riflesso – ha dichiarato proprio riferendosi alla sua passata esperienza – ma i colleghi di qui potranno facilmente trasmettermi una conoscenza approfondita del territorio”.

Il suo auspicio, come più volte sottolineato, è dare continuità al lavoro fatto dal suo predecessore, il questore Fausto Vinci. “Darò il mio massimo impegno in questo ruolo. Un impegno totalizzante perché non reputo questo un semplice lavoro ma un modo di essere e uno stile di vita, quello di servire, aiutare e proteggere. La polizia per me è un’essenza e ripeterò continuamente queste parole, perché ci credo da sempre e continuerò a crederci”.

Nel corso della sua conferenza stampa di presentazione, Silipo ha inoltre tenuto a ricordare le morti di Sara Di Pietrantonio e Desirée Mariottini, vittime di femminicidio, i quali casi sono stati da lui seguiti personalmente durante il periodo a Macerata, individuandone i colpevoli e assicurandoli alla giustizia.

“Ricorderò sempre Sara e Desirée, perché devono continuare a vivere. Così come ricorderò le vittime di altri delitti. Continuare a impegnarci per dare un volto ai responsabili di ogni delitto o reato e scoprire le loro motivazioni, sarà nostro primario compito”.

In fase di conclusione della sua presentazione, Silipo ha inoltre tenuto a sottolineare anche quanto gli sia caro il concetto di “squadra”. Una sorta di “deformazione professionale” derivata dagli anni passati nelle squadre mobili, prima come semplice membro e successivamente come responsabile, come nel caso di Roma. “Il concetto di squadra, fondamentale in ogni questura, per me diventa un credo perché ho passato gran parte della mia vita professionale nelle squadre mobili – ha concluso – La nostra sarà certamente una squadra che lavorerà per migliorare sempre di più il posto dove si vive, una squadra che coinvolge molte entità, come prefettura, Vigili del fuoco e tutte le altre realtà del territorio, anche i cittadini, la quale collaborazione sarà sempre fondamentale”.