Viterbo – Frontini: “Non siamo ipocriti, tutti sappiamo che parte dei dipendenti pubblici non è performante”

La sindaca rincara la dose durante il consiglio comunale e anziché scusarsi ribadisce come gran parte dei dipendenti del comune di Viterbo non siano gran lavoratori

VITERBO – Ancora un consiglio comunale pieno di nervosismo e scambi di accuse tra la sindaca Chiara Frontini e l’opposizione, che ha chiesto delucidazioni in merito alle ultime dichiarazioni che la prima cittadina avrebbe pronunciato nella famosa cena a casa del consigliere Marco Bruzziches e che, tutt’ora, sono oggetto di indagine.

Nello specifico, i consiglieri Giulio Marini (FI) e Andrea Micci (Lega) hanno chiesto alla sindaca di spiegare le sue accuse ai dipendenti pubblici, che per la prima cittadina sarebbero “al 50% da buttare”.

In tutta risposta, Frontini ha preso la parola spiegando che “Chiara non è un’ipocrita e dobbiamo uscire dall’ipocrisia generale che c’è in questi ultimi giorni. Quelle riportate dalla stampa non sono dichiarazioni dette dalla sindaca. Le dichiarazioni della sindaca sono quelle che proferisco qui, in quest’aula e nella mia veste ufficiale. Quelle parole, invece, sono state dette come una confessione a cuore aperto, in una casa privata, dove si pensava di poter parlare anche fuori le righe”.

Come se non bastasse, la sindaca ha inoltre preannunciato che altre dichiarazioni molto forti usciranno sicuramente sulla stampa. “Preparatevi ad ascoltare anche altre dichiarazioni che sono uscite in quella sera – ha ammesso – Probabilmente ne avremo fino a fine novembre, ma che nella pubblica amministrazione ci sia una quota di dipendenti che non sono performanti, lo sappiamo tutti ed è un’ipocrisia che deve essere sciolta”.

Forse non lo è stato fatto nei modi migliori – ammette – Ma lo pensiamo tutti qui dentro e vi guardo negli occhi uno per uno. Ci siamo detti più volte che ‘la pratica sta sul tavolo di tizio, allora stamo freschi’. Sono cose ci siamo detti tante volte”.

Per Chiara Frontini, “sindacati e politica dovrebbero chiedersi se stiamo invece davvero tutelando quel 50% di dipendenti pubblici che lavorano davvero, sulle quali spalle si regge tutta l’amministrazione”.

In conclusione, senza l’ombra di nessuna scusa (come richiesto dai consiglieri di minoranza) la sindaca ha ribadito: “Chi si offende per quelle parole dette sa di essere in quel 50% che non lavora. Tutti gli altri non possono offendersi, perché sanno di star lavorando. Possiamo anche giocare sulle percentuali poi, ma sicuramente qualcuno che non rispetta l’impegno del proprio lavoro c’è e esiste in ogni pubblica amministrazione. Non ammetterlo vuol dire essere ipocriti”.

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