ARLENA DI CASTRO – Med Sea Litter, società titolare del progetto della discarica di rifiuti marini ad Arlena di Castro, annuncia il ricorso dopo la bocciatura del Tar.
In una lunga nota l’amministratrice Valeria Grani evidenzia come “il Tar ha inteso accogliere le ragioni dei ricorrenti esclusivamente sul tema vincolo paesaggistico sopravvenuto”. E ancora: “Oggi avremmo avuto due strade da percorrere, andare direttamente ad una azione risarcitoria dei danni subiti facendo gravare sulla collettività un risarcimento milionario, oltre alla perdita di un’infrastruttura strategica per il sistema paese che in qualità di Progetto Faro rientra nelle buone pratiche della gestione dei rifiuti, oppure impugnare al Consiglio di Stato il pronunciamento del Tar che rispettiamo ma non condividiamo: abbiamo scelto l’impugnazione perché siamo certi del pieno e ossequioso rispetto delle norme in tutto l’iter che ha portato all’autorizzazione”.
Grani ripercorre la storia evidenziando: “La prima precisazione riguarda i rifiuti ricevibili in impianto, come si può ben riscontrare dalla determina di Via non si potranno ricevere rifiuti speciali pericolosi, rifiuti urbani, fanghi, forsu, bensì esclusivamente frazioni secche come disciplinato dal decreto salva mare e scarti ad alto contenuto plastico, in linea con il bando Pnrr in cui il nostro progetto è stato inserito come Progetto Faro per la creazione di un Plastic Hub, quindi in nessuna competizione, sovrapposizione e contrasto con i gestori del sistema dei rifiuti urbani e dei rifiuti pericolosi”.