Soriano nel Cimino – Premio Calabrese, l’emozione di Leonardo Bonucci e il suo futuro

SORIANO NEL CIMINO – Una serata all’insegna dei valori dello sport, della cultura, dello spettacolo e del giornalismo di cui l’indimenticato giornalista Pietro Calabrese resta ancora oggi straordinaria iconografia e che ogni anno la Tuscia ha l’onore e l’orgoglio di ricordare e celebrare con un premio nazionale giunto alla tredicesima edizione.

Tantissime persone accorse in piazza Vittorio Emanuele per assistere alle premiazioni, sfilata di campioni, su tutti Leonardo Bonucci, la figura di spicco più rappresentativa storicamente del calcio viterbese:  figlio della Tuscia, che dopo nove scudetti e un Europeo ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo la settimana appena trascorsa. Premiato lui, in prima fila sul palco, onore e merito alla carriera. “Un privilegio esser qui, nelle mie terre, che tornerò ad abbracciare più spesso, dopo 20 anni di carriera. Tempo di pensare alla famiglia, poi, posso dirlo, voglio fare l’allenatore”.

E c’è pure chi l’ha lanciato, il direttore Ausilio, vertice Inter, 28 anni in nerazzurro, dirigente campione d’Italia; premiato sul palco anche lui come Sartori, l’architetto silenzioso, artista senza whatsapp, costruttore vecchio stampo del Chievo dei miracoli, della prima Atalanta di Gasperini e adesso spicco felsineo, quello di un Bologna proiettato in Champions League. Figure sportive che confluiscono altresì nell’emozione biancoceleste, quella del segmento Lazio, da Massimo, figlio dell’indimenticato Tommaso Maestrelli, allenatore dello Scudetto del 74, quello di Giancarlo Oddi, emozionato e genuino, dimensione umana straordinaria, mostrata sul palco, premiati addirittura dal ministro Abodi. Dallo sport all’arte, quella di Monica Guerritore; fino allo spettacolo, quello del produttore cinematografico e discografico Domenico Porcacci; arrivando fino alla musica col premio al chitarrista e direttore d’orchestra Castellari; e ancora Marco Mezzaroma, presidente di Sport e Salute, fino ancora al giornalismo, da Daniele Dallera e conduttrici come Monica Giandotti, all’inviato Guy Chiappaventi e alle storie e quella passione intrinseca per la cronaca bianca e nera di Camilla Mozzenti del Messaggero. Il tutto organizzato alla perfezione col sorriso e la presenza del sindaco Camilli e condotto con classe ancora da Valentina Caruso e Giuseppe Di Piazza. Un carnet di stelle, sport e cultura, per tutte le età. Ad abbracciare i valori e la culla del giornalismo, quelli dell’indimenticato Pietro Calabrese.