L’ex generale manterrà, almeno per il momento, lo scranno a Palazzo del Pincio. Nessun apparentamento con Grasso
CIVITAVECCHIA – Altro che dimissioni in caso di sconfitta. L’ex generale della Guardia di finanza Paolo Poletti rimarrà (giustamente) al proprio posto come sanno fare i militari di carriera. E’ stato eletto e svolgerà l’attività di consigliere di opposizione.
«Da civico, difficilmente prenderò una posizione ufficiale in vista del ballottaggio – ha spiegato Poletti intervenendo ad una trasmissione televisiva – incontrerò nei prossimi giorni i rappresentanti delle diverse liste che hanno sostenuto la mia candidatura: decideranno insieme per il meglio, valuteranno attentamente e decideranno cosa pensano sia utile per loro e per la città».
«A livello personale, sono soddisfatto. Ci siamo presentati con una lista nuova, che ha avuto un buon risultato, così come Forza Italia e Noi moderati – ha aggiunto – certo, sono deluso, perché avevo un programma in cui credevo molto e speravo di poterlo realizzare. Peccato che i voti delle Europee, come abbiamo visto con la lista legata ad Italia Viva, non si siano trasferiti sulle comunali. Gli elettori hanno deciso così, ne prendiamo atto, e facciamo gli auguri ad entrambi i candidati sindaco; da un lato la novità, pur nella continuità, di Massimiliano Grasso, dall’altro la proposta nuova di una sinistra che non è al governo cittadino da ormai tanti anni. Io – ha concluso Poletti – resto a disposizione della città, ove possa essere utile, in Consiglio non per dare fastidio, ma per dare un contributo».
Questo significa che Forza Italia rimarrà con un solo consigliere comunale con il risultato che mentre in tutta Italia è cresciuta a Civitavecchia è praticamente sparita nonostante il successo personale di preferenze di alcuni candidati.
Intanto dopo i falliti esperimenti del campo largo in tutta Italia Civitavecchia lo ripropone con il M5S che propone di apparentarsi con Piendibene per aumentare la propria delegazione al Pincio anche in caso di sconfitta, queste le dichiarazioni di Enzo D’Antò: «Civitavecchia sta attraversando un momento storico difficile e, mai come ora, avrebbe avuto bisogno di un’amministrazione forte e coesa come sarebbe stata la nostra, capace di guidare la città con un progetto serio e dettagliato».
«Abbiamo lavorato duramente – continuano -, ascoltando e studiando a fondo, per proporre una visione che potesse davvero fare la differenza. Migliaia di persone hanno riposto la loro fiducia in questo progetto, ma purtroppo non abbastanza da permetterci di prendere il timone di questa meravigliosa città. Coloro che ci hanno sostenuto lo hanno fatto perché credono in noi, nelle nostre idee e nella nostra determinazione.
Per rispetto verso questi cittadini, non possiamo arrenderci ora. Non possiamo accettare che la città venga consegnata per altri cinque anni a chi ha dimostrato di non essere all’altezza, di mettere gli interessi personali al di sopra di quelli della collettività, di non avere remore a sfruttare le difficoltà delle famiglie e la precarietà dei lavoratori per ottenere qualche voto in più. Non possiamo lasciare la città nelle mani di personaggi come Grasso, che da sempre (basti ricordare la vicenda ecoballe o il biodigestore), ed ancor di più in campagna elettorale, ha dimostrato di non riuscire a pensare al bene comune, anteponendovi sempre gli interessi di parte e perdendo pezzi in tempi record.
In questo momento critico, riteniamo doveroso fare un ulteriore sforzo, mettendo da parte quello che divide per guardare a quello che accomuna. Per questo motivo, in questa fase di ballottaggio, riteniamo di dover lavorare per limare le divergenze che ci dividono dal centro sinistra e creare un fronte comune contro questa destra che rischia di fare danni irreversibili al nostro territorio.
Ci rendiamo perciò disponibili, con la nostra coalizione compatta, ad un apparentamento formale basato su punti che possano guidarci nel dare una prospettiva a Civitavecchia, nel risolvere le urgenti criticità che la nostra città sta vivendo e ci permetta di mettere in campo una formazione in grado di raccogliere i consensi necessari per vincere questo ballottaggio.
Non potremo protestare o manifestare contro le ingiustizie in futuro, sapendo di aver avuto la possibilità di evitarle e di non averci almeno provato. Questo – concludono – sarebbe veramente incoerente. Solo così possiamo fare la differenza e costruire un futuro migliore per Civitavecchia fin da subito. Tra cinque anni sarà troppo tardi».