Civitavecchia – Grasso presenta il cronoprogramma dello sviluppo della città

Azioni ed interventi a medio e lungo termine per rilanciare la città. Il candidato sindaco: «Un salto di qualità definendo tempistica e finanziamenti certi»

CIVITAVECCHIA – Un cronoprogramma per lo sviluppo che guarda al triennio 2024-2026. Un asse cartesiano dell’azione di governo, con tempistiche e finanziamenti certi. Non un libro dei sogni, come spesso vengono definiti i piani triennali delle amministrazioni, ma un percorso con tappe chiare e definite.

È quello che è stato presentato dal candidato sindaco del centrodestra Massimiliano Grasso e che guarda ad uno sviluppo a 360 gradi, declinandosi in un doppio binario: da un lato il binomio “piccolo-grande” dall’altro “vicino-lontano”.

Il primo aspetto considera le grandi opere e progettualità, che vedono alla base una collaborazione ancora più forte con l’Adsp: si parla quindi dell’apertura a sud del porto e della realizzazione, alla Marina, di una grande piazza e di un nuovo centro congressi sul mare, ma si prendono in considerazione anche i piccoli interventi nel segno della quotidianità e nell’ottica del decoro della città. «È per questo – ha spiegato – che tra i nostri assessorati uno sarà dedicato proprio a decoro e manutenzioni».

Per “vicino-lontano” si intende invece il tempo necessario, con interventi da mettere in campo subito e altri che necessitano di un maggiore tempo.

«La nostra prima delibera, nei primi 100 giorni di mandato – ha aggiunto – sarà quella relativa al cambio di destinazione d’uso dei 130 ettari di retroporto: è questa la nostra ricchezza in termini di sviluppo, un’area fondamentale per un polo della logistica a servizio del porto».

Si dovrà invece lavorare ancora qualche anno, con i punti fissati tra la seconda metà del 2025 ed il 2026, ad esempio, per la riqualificazione dell’area ex Italcementi, considerata la parte burocratica da portare avanti, l’introduzione della tariffa puntuale a seguito di una revisione del modello di raccolta differenziata, la realizzazione di un nuovo Polo Museale e del Museo Marconiano, anche e soprattutto per arricchire l’offerta turistica a culturale cittadina e l’avvio della comunità energetica cittadina, dell’Hydrogen valley e del Polo della logistica.

Spazio poi all’impiantistica sportiva, con al centro la rinascita del Fattori, spazio polifunzionale, ma anche al progetto termale «non l’ennesima promessa non mantenuta – ha chiarito Grasso – i contenziosi sono chiusi e c’è un’iniziativa privata: si può voltare pagina» e riflettori puntati sul mercato «che è una delle nostre priorità.

Conosciamo le criticità e vogliamo un confronto costante con gli operatori – ha aggiunto – arrivando a riunire il mercato per riconsegnarlo ai civitavecchiesi ma per offrirlo anche ai turisti, sulla scia di Barcellona o di Palermo». E poi chiaramente il rapporto con Enel, con la chiusura di Tvn al 2025. «Enel deve essere un partner di sviluppo per le rinnovabili e l’economia circolare – ha confermato Grasso –non deve spegnere la luce e chiudere la porta, una volta abbandonato il carbone, ma attraverso il nuovo accordo che andremo a sottoscrivere dovrà accompagnare la città, il Comune, i lavoratori, le imprese, l’Authority e perché no, con l’avvio della Comunità energetica rinnovabile cittadina, si potrebbe arrivare ad un abbattimento dei costi per i cittadini».

LA CABINA DI REGIA E I DELEGATI Per far sì che questo cronoprogramma possa concretizzarsi passo dopo passo, Grasso ha annunciato che saranno molti i delegati della sua squadra. «Delegati non di settori ampi – ha sottolineato – ma sui progetti: un modo per coinvolgere e responsabilizzare». Ma soprattutto ha pensato anche alla realizzazione di una cabina di regia che, affiancando l’amministrazione comunale, andando oltre l’appartenenza politica, raccolga al suo interno «le migliori energie, competenze e professionalità in tutti i campi – ha spiegato – penso a Gino Saladini per la cultura, ad esempio, all’ingegner Pino Solinas per progetti ed opere infrastrutturali, o a Paolo Poletti, che nel suo programma elettorale ha inserito aspetti che collimano con i nostri. Sono sicuro che potrà garantire un contributo importante».

 

IL RAPPORTO CON FORZA ITALIA Sfumato l’apparentamento, Grasso ha ricordato come «la sede naturale di Forza Italia sia il centrodestra: il dialogo è aperto, in questo senso – ha aggiunto – le porte sono aperte per un coinvolgimento diverso, rafforzandoci tutti. Ma l’apparentamento è uno strumento che non condivido, a prescindere, perché va a sacrificare e tagliare la squadra che ha sostenuto un candidato». Il mancato accordo formale in vista del ballottaggio, quindi, è stato motivato da «un ragionamento tecnico e di coerenza – ha concluso – rispetto alla squadra con la quale siamo partiti».